di Alessandro Cardulli
da Aprile on line
Câ??era una volta una proposta rivolta ai partiti del centrosinistra da Vittorio Agnoletto, fatta propria anche da Beppe Giulietti parlamentare diessino e portavoce di Articolo 21: si chiedeva ai dirigenti di questi partiti di non frequentare più gli studi di â??Punto e a capoâ?, in particolare dopo che in trasmissione Masotti-Gasparri avevano diffuso intercettazioni telefoniche di parlamentari del centrosinistra nel corso di un servizio sui fatti di Genova. Naturalmente Masotti si era guardato bene dal raccontare i fatti, come si erano svolti., a partire dalla morte di Carlo Giuliani e dai pestaggi subiti da tanti giovani. Il suo obiettivo era quello di dare addosso alla sinistra presentata come complice dei black bloc, protagonisti di isolati tafferugli e disordini. Certo la coppia Masotti-Vergara non era nuova a imprese che niente hanno a che vedere con quella cosa che si chiama informazione. Masotti, dopo il divorzio dalla Vergara, forse in preda a crisi da solitudine, ha superato se stesso, sotto gli occhi benevoli del ministro Gasparri. Pare che lo stesso legale della Rai avesse sconsigliato lâ??uso di intercettazioni telefoniche ma in campagna elettorale tutto fa brodo. Del resto capita anche che il presidente della Commissione di vigilanza, Claudio Petruccioli, ritenga questa roba â?? informazione militante, â? Non meravigliamoci perciò e torniamo al punto di partenza Allora Vittorio Agnoletto e Beppe Giulietti , a fronte di un â??Punto e a capoâ? che grida vendetta fanno lâ??unica proposta possibile: lâ??opposizione, in modo ufficiale, decida di non presentarsi più in questo teatrino. Infatti se si volessero raccogliere in un libro le proteste, i comunicati, le dichiarazioni di esponenti del centrosinistra a fronte di programmi faziosi, di pure propaganda, si metterebbe insieme un volume di grandi dimensioni. La Commissione di vigilanza è stata investita del problema a più riprese. Niente è successo. Anzi, ogni volta che si sono denunciati episodi di faziosità , ogni volta che lâ??organismo parlamentare ha discusso, diciamo solo discusso, la faziosità è cresciuta. A questo punto sembrava naturale che la proposta di non presentarsi più da Masotti, di non subire la sua arroganza e le sue insolenze fosse accolta. Qualcuno ha risposto positivamente, altri hanno fatto presente che così si lasciava â??campo liberoâ? ai berluscones, che non si doveva lasciare spazio. In realtà non si trattava di lasciare il ,campo, ma di impedire che si giocasse una partita truccata. Impraticabilità di campo, insomma, perché senza lâ??opposizione presente il servizio pubblico non può, a suo piacimento, mandare in onda programmi a senso unico. A meno di provocare una crisi istituzionale. Dopo alcuni â?? se e maâ?, ora è calato il silenzio, della proposta non si parla più, Comprendiamo, anche se non condividiamo, che lâ??Unione del centrosinistra non riesca a fare lâ??accordo con i radicali. Ma che non si riesca neppure a decidere una cosa così semplice e naturale davvero è incomprensibile: O meglio, viene voglia di dire una cattiveria: cosa non si fa per una comparsata, purché sia, in televisione; E se si facessero sentire i cittadini che pagano il canone?