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Articolo 21 - Editoriali
Nazioni Unite e Unione europea pongano fine alla pulizia etnica contro i Rom in Francia
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di Roberto Malini*

Il Gruppo EveryOne avverte da alcuni anni le autorità dell'Unione europea e gli organismi delle Nazioni Unite preposti alla tutela delle minoranze etniche e razziali riguardo al rischio di una grave deriva anti-Rom in Francia. L'esempio dell'Italia, che attraverso sgomberi senza alternative di alloggio e una sistematica repressione ha messo in atto la più consistente espulsione di massa mai verificatasi nell'Unione europea, ha purtroppo "ispirato" il governo francese. L'Unione europea sta compiendo uno dopo l'altro grandi passi indietro sul cammino della civiltà dei Diritti Umani, non tanto per la mancanza di politiche e idee chiare, quanto per l'inefficacia degli strumenti atti a sanzionare politiche e campagne discriminatorie. Il fatto che centinaia di famiglie Rom siano oggi trattate come un problema di sicurezza, come asociali e parassiti e non  come una sfida sociale e civile contro il razzismo rappresenta un'involuzione di tutto il continente, un fenomeno che avviene nell'indifferenza e ci riporta al clima delle persecuzioni che travagliarono l'Europa nella prima metà del secolo scorso. Altrettanto grave è la mancanza di politiche europee di integrazione e sostegno sociale nei paesi dell'est europeo e in particolare in Romania, dove circa due milioni di Rom vivono in condizioni di povertà ed esclusione sociale. Il Gruppo EveryOne, accanto a La Voix des Rroms e alle altre associazioni francesi che si battono contro la deriva razzista in corso nel loro paese, chiede ancora al Parlamento europeo, al Consiglio d'Europa, al Cerd e all'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani di avvalersi di ogni possibile strumento atto a fermare la repressione dei Rom in Francia, in Italia e in tutta l'Unione europea, per indurre i paesi membri ad abbandonare la via della pulizia etnica (come definire diversamente la campagna di repressione ed espulsione di massa?), che apparentemente e demagogicamente sembra la più facile, per iniziare progetti di accoglienza e inclusione, che coinvolgano l'intera Unione e pongano fine a una vera e propria barbarie che colpisce famiglie innocenti e annichilisce lo spirito democratico e multietnico che fu alla base del sogno dei fondatori della nuova Europa.

* www.everyonegroup.com

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