di Mario La Valle
A stretto giro di posta con la comunicazione da parte dell?? Autorità per le Comunicazioni di una multa comminatale per aver ecceduto i limiti previsti dalla Legge per la raccolta pubblicitaria , la RAI ?? o meglio, il suo Direttore Generale -ha proclamato a tutti i venti , allineandosi ad analogo comportamento del suo ??competitor? Mediaset, l??intenzione di ricorrere contro il provvedimento in tutte le sedi e a tutti i livelli di giudizio .
Ci si chiede se una decisione di questo tipo , che attiene ai comportamenti ?? istituzionali ?? e non meramente gestionali della RAI, che contesta un provvedimento assunto da un organo particolarmente competente nei confronti del servizio pubblico , che oggettivamente difende e giustifica la situazione ?? dominante ?? di Mediaset nel mercato pubblicitario ,possa essere assunta senza una solenne, impegnativa e approfondita discussione del Consiglio di amministrazione ; se essa possa essere assunta da un Consiglio di Amministrazione scaduto ed incompleto che per condizioni oggettive non potrà assumersi la responsabilità e fronteggiare le conseguenze delle posizioni assunte; se sulla materia non sia chiamata pronunciarsi preventivamente la Commissione di Vigilanza che dovrebbe anche esprimere una valutazione sul comportamento di manager e amministratori pubblici che si fanno beffe delle leggi dello Stato e che ,se richiamati all??ordine,dichiarano l??intenzione di non riconoscere la competenza e la legittimità dell??Organo che li sanziona.
Ci si chiede infine se appare politicamente opportuno che l??ispiratore ed esecutore di questa strategia legale della RAI possa essere chiamato ?? al di là dei suoi indiscussi valori professionali ?? a far parte di quella Autorithy che dovrà in futuro assumere ulteriori e conseguenti provvedimenti su questa cruciale materia.