di Antonio Di Pietro*
Udite! Udite! Michele Santoro è stato sospeso per dieci giorni. Annozero, uno dei pochissimi programmi di libera informazione, non sarà trasmesso per una o due puntate. E’ una decisione inaccettabile, un’azione punitiva presa dal direttore generale della Rai, Mauro Masi. L'Italia dei Valori chiede le immediate dimissioni di questo signore. La sospensione è la conferma che l’ordine impartito da Palazzo Chigi sulle epurazioni delle voci libere e sulla censura nei confronti delle opposizioni definite “scomode” è arrivato a destinazione. Infatti, chi non ricorda quanto emerso dalle intercettazioni di Trani in cui il Presidente del Consiglio ordinava ai suoi sodali di chiudere Annozero e di cancellare l’Italia dei Valori? Tra l’altro, in quelle famose telefonate lo stesso Masi sostenne che certe minacce non si sentono neanche nello Zimbabwe.
Ma evidentemente il direttore generale non ha resistito ed ha obbedito diligentemente ai diktat del solito noto. E’ una situazione intollerabile, non degna di un Paese libero e democratico. L’articolo 21 della nostra Costituzione continua ad essere seriamente minacciato e calpestato. Il conflitto di interessi che fa capo a Berlusconi pesa come un macigno sul nostro sistema democratico, sul futuro di questo Paese. Ormai è chiaro a tutti che la lobby del Presidente per raggiungere il suo obiettivo ha bisogno di eliminare le notizie vere, e quindi scomode, e di mettere in campo conduttori addomesticati, trasmissioni frivole, clown e ballerine perché plagiano le menti e addormentano le coscienze. E’ questo il motivo per cui Annozero non “s’ha da fare”.
Il direttore generale della Rai ricordi che i contribuenti lo pagano profumatamente non per servire il suo padrone, ma per tutelare gli interessi dell’azienda pubblica e per garantire la libera informazione. L’audience e il budget pubblicitario che porta Michele Santoro con la sua trasmissione non ha eguali negli altri programmi della Rai. Un dato al quale Masi, evidentemente, non presta alcuna attenzione anche perché il suo unico intento è quello di compiacere il suo vero dante causa. L’Italia dei Valori chiede l’immediata convocazione della Commissione di Vigilanza Rai per audire Masi e difenderà in tutte le sedi competenti la libertà d’informazione e i giornalisti che non rinunciano al loro ruolo di cane da guardia della democrazia. Lo dobbiamo al Paese.