di Gaetano Alessi
Oggi le mobilitazioni in tutt'Italia e in particolare l'assedio a Montecitorio si è trasformato in una festa per i manifestanti e in una occasione di rilancio della mobilitazione nel mondo della scuola. Il rinvio del DDL 1905 a dopo la sessione bilancio, apre una nuova fase della mobilitazione studentesca e universitaria. Si scopre che il Governo è precario almeno quanto la generazione che gli si oppone. Se il corpo vivo dell'università esulta, i Rettori piangono. La promessa di maggiori poteri rischia di saltare a causa del blocco dei ricercatori e alla mobilitazione degli studenti, che in questi giorni cresce esponenzialmente.
“E' la dimostrazione- dice Claudio Riccio Portavoce Link-Coordinamento Universitario- che la CRUI non rappresenta l'università, ma solo un gruppo di Rettori e i loro singoli interessi, e crediamo debba sciogliersi, smettendo di danneggiare la formazione pubblica. Il Ministro Gelmini – incalza il portavoce degli studenti - che da due anni prova a distruggere l'università, ha fallito nel suo becero intento, e crediamo debba dimettersi subito. La nostra mobilitazione avrà anche questo tra gli obiettivi.
la “Rete della Conoscenza”, che riunisce l'Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario, incassa il risultato e rilancia confermando la presenza il 16 ottobre a Roma alla manifestazione indetta dalla Fiom. “E' per noi indispensabile che le lotte degli studenti possano unirsi a quelle dei lavori e di tutti i movimenti e di coloro che si battono per la difesa dei beni comuni e dei diritti – argomenta Riccio- Intendiamo rilanciare un'opposizione sociale forte e incisiva. Contribuiremo, pertanto, all'interno del corteo di sabato prossimo, a costruire una grandissima partecipazione ad uno spezzone del mondo della formazione in difesa dei beni comuni”. E sul prossimo futuro della mobilitazione Riccio è tranciante “Non siamo in strada per fermarli, siamo in strada per cacciarli”.
Leggi Ad Est http://gaetanoalessi.blogspot.com/