di Federico Orlando
Da una settimana gli alqaedisti di Libero hanno sguainato le scimitarre al grido â??Se lâ??è andata a cercare, è sua la colpa della morte di Calipariâ?; e sta montando lâ??offensiva per il superamento dellâ??unitĂ nazionale, creatasi intorno al sequestro della Sgrena,alla sua liberazione e alla morte del liberatore. Lâ??unitĂ nazionale va stretta agli alqaedisti , che solo dallo spirito di guerra civile traggono boccate dâ??ossigeno (elettorale e mercantile). Condividiamo lâ??indignazione del presidente di Reporter senza frontiere, Mimmo CĂ ndito, per la â?descrizione che si va facendo del reporter di guerra come dâ??un irresponsabileâ?. Arriveremmo non a rivalutare lâ??embedded, il giornalista impacchettato nelle retrovie, che comunque qualcosa vede e scrive, ma allâ??esclusione della stampa dal teatro di guerra: con sollievo di chi in quel teatro vuol avere mani libere,al riparo dallâ??opinione pubblica oltre che dalle corti internazionali di giustizia,che pretende per gli altri ma rifiuta per sĂŠ.
Ma lâ??attacco alla Sgrena ha anche lâ?? obbiettivo di chiudere la vertenza italo-americana offrendo alla nostra opinione pubblica una versione banalizzata della tragedia: gli americani non sapevano nulla, i servizi italiani hanno fatto tutto da soli, il riscatto è stato solo un pagamento di informazioni, la Sgrena si è aggirata troppo ( poco professionale) nellâ??inferno, Calipari è stato troppo imprudente nel volerla riportare a casa (poco professionale anche lui), i soldati americani hanno sparato in assoluta scienza e coscienza. Parte di queste cose le ha giĂ dette il comandante della seconda divisione Usa, parte le ha confermate alla procura di Roma il generale Mario Marioli che tiene i collegamenti con gli alleati a Bagdad.
Alla fine il cerino acceso resta in mano al morto e alla comunista. Piacerebbe agli alqaedisti e anche a una possibile ragion di Stato. Che a noi, tuttavia, sembra sragionare. Se infatti la commissione italo-americana dovesse concludere â??siamo tutti in regola tranne il morto e la comunistaâ?, come ne uscirebbe il sottosegretario Letta , che ha sempre parlato di perfetta intesa tra Palazzo Chigi, lo 007 e il Sismi? E come ne uscirebbe il capo dello Stato, che ha annunciato seduta stante la medaglia dâ??oro al valore? Il resto alla prossima puntata. Anzi, insinuazione.