di Articolo 21
“Bella e coraggiosa pagina di televisione quella andata in onda su Raitre con In Mezzora di Lucia Annunziata. Dopo 30 anni di incomprensibile e colpevole assenza, abbiamo potuto vedere e sentire in diretta nello studio e in collegamento chi sono e cosa pensano gli operai metalmeccanici della FIAT. Abbiamo assistito ad una dimostrazione di maturità e civiltà, che purtroppo sono spesso assenti dagli schermi della TV italiana.
Articolo 21 ringrazia i delegati FIOM degli stabilimenti FIAT per l’esempio di umanità e di profondo rispetto delle regole democratiche. E ringrazia anche coloro che hanno permesso a milioni di italiani di conoscere cosa succede nel “pianeta metalmeccanico”: la brava ed imparziale Lucia Annunziata e il tenace direttore di Raitre Paolo Ruffini.
Dopo aver dato la parola, la settimana scorsa, all’amministratore delegato della FIAT, Sergio Marchionne, a Che Tempo che fa, Raitre ha reso un ottimo servizio di “par condicio” sociale.
Esattamente 30 anni fa, gli operai e i “colletti bianchi” della FIAT furono protagonisti, su versanti contrapposti, di una storica stagione di diritti civili e sindacali. Allora la RAI entrò negli stabilimenti della FIAT , realizzando un memorabile documentario a cura di Renato Parascandolo, Raffaele Siniscalchi e Piero Dorfles.
Abbiamo dovuto aspettare altri 30 anni per vedere “in carne e ossa” gli operai metalmeccanici della FIAT e ascoltare dalla loro viva voce le ragioni del loro malessere, il senso delle loro lotte, le proposte e le critiche all’attuale gestione della più grande industria d’Italia.
Auspichiamo ora che questa “barriera storica” sia stata infranta una volta per sempre.
E’ questo il Servizio pubblico che auspichiamo e vorremmo seguitare a vedere. Altro che la programmazione da “basso impero”, che sembra invece preferire l’attuale vertice di Viale Mazzini, che mortifica il ruolo stesso della RAI e le tante professionalità che vi lavorano”.