Masi spreca, e la Corte dei Conti ci mette,giustamente, il naso

Era inevitabile che la Corte dei conti decidesse di mettere il naso nei conti della Rai, in troppi casi infatti pur di ottenere i posti necessari alle spartizionii si è arrivati a sborsare denaro in cambio di dimissioni o di prepensionamenti.
Ora la corte ha quantificato in quasi 700 mila euro il danno erariale relativo ai prepensionamenti di due dirigenti. Non vi è dubbio alcuno che le loro uscite ed in particolre quella della direttrice della tgr, Angela Buttiglione, furono irrazionalmente anticipate solo e soltanto per far tornare il gioco delle caselle e delle spartizioni. Basterà andare a consultare la rassegna stampa e i cominicati sindacali di quei giorni per farsi una idea.

Bene ha fatto il consigliere Rizzo Nervo a sollevare la questione, nei prossimi gioni saremo nuovamente noi, come associazione Articolo 21, a sollevare presso la corte dei conti il tema dei dirigenti senza incarico, dei giornalisti rimossi e non impiegati, di coloro che, pur avendo già vinto le cause in tribunale non hanno ancora visti riconosciuti i loro diritti.

Ci auguriamo che, almeno dopo questa nuova batosta, la Rai voglia rendere noti i risultati delle inchieste commissionate sull'uso delle carte di credito aziendali, anche perchè altrimenti toccherà alla corte esigere la rendicontazione relativa alle modalità di impiego dei soldi dei cittadini abbonati.

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