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Articolo 21 - Editoriali
“Ministeri a rotelle” anche per la Calabria
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di Giulia Fresca

“Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”. Perché non farlo diventare il nuovo motto del Sud per chiedere al Governo i “Ministeri a rotelle” anche in una terra come la Calabria? Una provocazione? Direi quasi una necessità considerato che per arrivare negli uffici regionali di Catanzaro occorre percorrere la sempre più drammatica A3 Salerno-Reggio Calabria che, con i suoi 443 Km di tracciato impone tempi biblici stimabili tra le 5 e le 9 ore!
Per non parlare dei disagi e della sensazione di panico che attanaglia quanti si vedono indirizzati verso i percorsi alternativi ed in particolare nel tratto della SS18 tirrenica cosentina.
«Perché i Ministeri dovrebbero essere solo a Mantova? Perché non a Venezia o in qualsiasi altra città?» La provocazione forte di Beppe Giulietti questa mattina al Caffè di RaiNews24 suscita immediata la reazione…e perché solo al Nord?. «L’Italia non ha bisogno di Ministeri con le rotelle, ma ha bisogno di Istituzioni efficienti e non burocratizzate- ha detto Giulietti- e di risposte reali». Già. E questo è il punto. Il Sud rimane sempre fuori da tutto, ed ha fatto bene Giulietti a ricordare che di questi tempi le campagne sono piene di lavoratori, vittime dei caporali, per la raccolta dei pomodori, in un sistema corrotto che utilizza gli uomini per fare soldi e che rimane sotto gli occhi di tutti.
E lo Stato dov’è? Il Governo porta i Ministeri al Nord ed al Sud, nonostante la “cancellazione” da parte della Commissione Europea del Ponte sullo Stretto di Messina, continua a declamare sogni impossibili? Già, perché anche questo è il Sud e la prova “provata” è la convocazione per oggi del CdA dell’Anas per approvarne il progetto definitivo mentre il Ministro Matteoli continua a ribadire che «il Corridoio 1 deve riguardare Berlino-Palermo e non ci sono alternative a questo-ha detto parlando a margine della presentazione del piano Anas per l'esodo estivo -Quella della Commissione Ue non è la decisione finale. Il governo ha confermato di aver preso l'iniziativa perché il Corridoio 1 non termini a Napoli e ha ribadito la strategicità del suo proseguimento fino a Palermo»
Considerato che la situazione è già tragica, e ricordando i tempi biblici che da 50 anni interessano la A3 Salerno-Reggio Calabria, e senza volere entrare nel merito di quale generazione potrebbe vedere il Ponte, ammesso che il premier resti in piedi tanti decenni ancora (fino a 120 anni mi pare non abbia problemi!) per spuntarla contro le posizioni contrarie (ora anche la UE!!), l’unica soluzione possibile è dotare di Ministeri a rotelle la Calabria! Magari sarebbero un valido motivo per dare una “smossa” a tanta “staticità”!
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