di Enzo Costa
Dal caso Papa al caso Milanese (tralasciando il casino Papi), mai visti tanti sedicenti garantisti nel Pdl (affaire Penati a parte): sbucano in ogni talkshow esecrando la carcerazione preventiva in ossequio alla presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Ed eccoli, il compostissimo Paniz, il nervosissimo Cicchitto ed il petulantissimo Quagliariello ergersi a nemici delle manette facili in favore di telecamera. Ora, è bene rimarcare che la destra italica scopre l’orrore della custodia cautelare solo quando si tratta di arrestare un politico: in un non lontano In onda, sulla 7, i volenterosi Costamagna e Telese lo dicevano (invano) a Quagliariello. Ma perché non chiedere conto, più specificamente, dell’orgoglio con cui berlusconidi e leghisti hanno esteso a 18 mesi l’internamento degli immigrati irregolari nei Cie, adesso pure interdetti ai giornalisti? Quella è una detenzione ancora più ingiusta e feroce: si può essere garantisti ed andarne fieri?
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