di Magda Poli*
Lâ?? incontro con Etty Hillesum, giovane intellettuale ebrea olandese morta ad Auschwitz nel 1943, con lâ??epistolario e i diari degli ultimi tre anni della sua esistenza, è un incontro di speranza che accende, paradossalmente, lâ??amore per lâ??umanità . Uccisa in un sistematico e terrifico piano di sterminio concepito da uomini, costretta a soffrire, a rinunciare alla vita e ai sogni di una vita per il solo fatto di essere nata ebrea, Etty non riesce a odiare gli uomini, ne vede con chiarezza i disegni aberranti, ne subisce la violenza, non accetta compromessi e condivide fino in fondo la tragedia del suo popolo, ma non si fa ridurre a numero senza dignità , a «cosa», non perde mai la sua umanità . Il suo è un tenace e disperante bisogno di essere libera nello spirito e credere ancora, contro ogni volere di annientamento. Eâ?? il tentativo di erigere una barriera spirituale contro la disumanizzazione. E sono questi valori di profonda libertà che emergono nello spettacolo Ascoltami bene scritto e diretto da Emanuela Giordano, ispirato allâ??opera della Hillesum, interpretato con lucida emotività da Mascia Musy.
Nel buio della scena, fasci di luce illuminano qualche oggetto, una scrivania e lei, fragile e fortissima donna con i suoi struggimenti amorosi, il suo rifugiarsi nella scrittura e nelle parole dei grandi autori e pensatori, stretta nel cerchio di una violenza sempre più prossima. Lo spettacolo si sviluppa, teso, per frammenti, lampi di luce che illuminano schegge di un'esistenza in uno scorrere di ore che passano inesorabili sul quadrante di una vita avida di vita. Mascia Musy scava nella sua anima d'interprete per consegnarci un personaggio vero e limpido, dando straordinaria forza alle parole di Etty Hillesum, facendole vivere e vibrare con intensità e verità in viaggio che è il terribile conto alla rovescia di un essere umano che conosce il tempo della sua fine.
ASCOLTAMI BENE da Etty Hillesum; regia Emanuela Giordano
Al Teatro Franco Parenti di Milano
* da Corriere della Sera - 30 aprile 2005