Più tutela contro maghi e imbonitori.

L'entrata in vigore della legge n. 49 del 2005 (battezzata dalla stessa Autorità della concorrenza come "legge Giulietti") è un evento di estrema importanza. La nuova disciplina, che modifica il testo dela Decreto legislativo in materia di repressione della pubblicitè ingannevole, aumenta le garanzie dei cittadini nei confronti di messaggi non corretti (e di vere e proprie truffe pubblicitarie) in due modi. In primo luogo, attribuisce finalmente all'Autorità antitrust delle armi non spuntate: ora l'Autorità può non solo inibire la prosecuzione della prassi illecita, ma anche aggiungere all'accertamento dell'ingannevolezza delle sostanziose sanzioni pecuniarie. In secondo luogo, attribuisce alla stessa Autorità poteri di acquisizione del messaggio ingannevole anche contro la volontà degli operatori pubblicitari (comprese le emittenti televisive), ricorrendo all'occorrenza al potere isopettivo della Guardia di Finanza.

L'esito positivo della tormentata vicenda della legge antitruffe deve fare ben sperare sulla possibilità di incidere, con interventi mirati ed efficaci, sulle garanzie per i cittadini, in particolare di coloro che non possiedono gli strumenti necessari per difendersi da veri e propri assalti mediatici da parte di varie categorie di  imbonitori. 

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