Articolo 21 - Editoriali
Zio Peperone ride sempre
di Danilo Sinibaldi
È difficile scovare i grandi patrimoni, quindi inutile tassarli. Questo il
senso delle parole usate dal premier Monti per giustificare la mancanza di
una patrimoniale nella manovra appena approvata.
Un provvedimento, quello a carico di ricchi e super ricchi, chiesto con
forza da ampi strati della società civile per riequilibrare in senso più
equo i sacrifici che gli italiani sono chiamati a sostenere e che così
continueranno a pesare quasi esclusivamente sulle categorie più deboli:
pensionati, bassi redditi e piccoli proprietari di case.
Da questo punto di vista, e dispiace, il governo Monti sembra aver gettato
la spugna, cedendo ai dictat del centrodestra: nessun sacrificio aggiuntivo
per chi ha di più. Proprio come hanno chiesto Pdl e Terzo polo.
Più comodo, molto più comodo, sparare nel mucchio, continuare a spolpare
quelli che le tasse le pagano da sempre e, proprio per questo, sono
conosciutissimi al fisco.
Meglio, e più sicuro, allungare le mani su chi possiede la casa in cui
abita e che, il più delle volte, ha anche un mutuo sulle spalle. E figli da
mantenere.
Meglio, e più sicuro, fare cassa allontanando fino all’impossibile il
momento della pensione e bloccandone la rivalutazione. Non solo per quelle
scandalosamente alte di politici e categorie affini, ma anche di quelle
appena sopra i 900 euro, che come si sa, nel nostro Paese, con mille euro
al mese campi da nababbo e puoi anche permetterti una pizza margherita da
asporto una volta al mese. Se sei bravo anche una birra.
Meglio, e più sicuro, aumentare le accise (leggi tasse) e quindi i prezzi
dei carburanti. Alzare (di nuovo?) l’Iva fino al 23%. Un altro costo
aggiuntivo che graverà tutto sui consumatori e che avrà inevitabili
ripercussioni sull’aumento dell’inflazione (con conseguente rincaro di
energia, gas e servizi in genere) che, naturalmente, si scaricherà sui
redditi dei cittadini, compresi i pensionati a cui, invece, sarà stata
bloccata la rivalutazione. Appunto!
Risultato: a salvare l’Italia saranno come al solito le categorie più
deboli, quelle più visibili. Ricchi e super ricchi se la ridono tranquilli,
tanto Monti nemmeno ci prova a scovarli.
senso delle parole usate dal premier Monti per giustificare la mancanza di
una patrimoniale nella manovra appena approvata.
Un provvedimento, quello a carico di ricchi e super ricchi, chiesto con
forza da ampi strati della società civile per riequilibrare in senso più
equo i sacrifici che gli italiani sono chiamati a sostenere e che così
continueranno a pesare quasi esclusivamente sulle categorie più deboli:
pensionati, bassi redditi e piccoli proprietari di case.
Da questo punto di vista, e dispiace, il governo Monti sembra aver gettato
la spugna, cedendo ai dictat del centrodestra: nessun sacrificio aggiuntivo
per chi ha di più. Proprio come hanno chiesto Pdl e Terzo polo.
Più comodo, molto più comodo, sparare nel mucchio, continuare a spolpare
quelli che le tasse le pagano da sempre e, proprio per questo, sono
conosciutissimi al fisco.
Meglio, e più sicuro, allungare le mani su chi possiede la casa in cui
abita e che, il più delle volte, ha anche un mutuo sulle spalle. E figli da
mantenere.
Meglio, e più sicuro, fare cassa allontanando fino all’impossibile il
momento della pensione e bloccandone la rivalutazione. Non solo per quelle
scandalosamente alte di politici e categorie affini, ma anche di quelle
appena sopra i 900 euro, che come si sa, nel nostro Paese, con mille euro
al mese campi da nababbo e puoi anche permetterti una pizza margherita da
asporto una volta al mese. Se sei bravo anche una birra.
Meglio, e più sicuro, aumentare le accise (leggi tasse) e quindi i prezzi
dei carburanti. Alzare (di nuovo?) l’Iva fino al 23%. Un altro costo
aggiuntivo che graverà tutto sui consumatori e che avrà inevitabili
ripercussioni sull’aumento dell’inflazione (con conseguente rincaro di
energia, gas e servizi in genere) che, naturalmente, si scaricherà sui
redditi dei cittadini, compresi i pensionati a cui, invece, sarà stata
bloccata la rivalutazione. Appunto!
Risultato: a salvare l’Italia saranno come al solito le categorie più
deboli, quelle più visibili. Ricchi e super ricchi se la ridono tranquilli,
tanto Monti nemmeno ci prova a scovarli.
Letto 1776 volte
Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
In archivio
Twitter ergo sum
Articolo 18. Lo âsmemoratoâ Scalfari e il calo di consensi per Monti.
Equo compenso: via libera dalla Camera
Fenomeni, governo tecnico
LibertĂ di informazione dentro i Cie, ancora troppi ostacoli
Occupy Rai
Rispetti i lavoratori? Ti meriti vantaggi
Un fiore per Younas
Estendere lâarticolo 18? La veritĂ Ăš unâaltra, lo si vuole smantellare
La strage di Tolosa e lâimpossibile oblio
Dalla rete di Articolo 21