di Carlo Verna*
Il cda ha autocertificato la fine di una negativa esperienza. Il voto 5 a 4 e' il capolinea di ogni tentativo di trovare soluzioni condivise nell'interesse dell'azienda e non dei partiti di riferimento dei consiglieri. Il problema non e' nei nomi, ma nel metodo, a tutto tondo emerge una Rai sotto lo scacco dei partiti che costituivano la maggioranza dell'ex governo,iconograficamente s'impone il volto del consigliere Verro,che nello stesso tempo rinuncia a fare il deputato, evidentemente perche' e' piu' fruttuoso dal punto di vista politico occuparsi di Rai,mentre il Presidente di garanzia e' senza possibilita' effettiva di offrire qualsivoglia garanzia. E' ancor piu' chiaro che senza il cambio della legge sulla governance la Rai muore e chi non interviene determina con l'omissione l'assassinio del servizio pubblico radiotelevisivo,ma siamo certi che Monti manterra' fede a quanto ha anticipato. Per quanto riguarda l'Usigrai fino al cambio di vertice nessun tavolo piu' per la riforma dell'offerta informativa dall'estero o per la creazione della testata unica che dovrebbe nascere dalla fusione tra Rainews e Televideo.Quando e se su questi temi saremo,come da obbligo contrattuale convocati, ci presenteremo consegnando l'avvio della procedura di sciopero.
* Segretario Usigrai