di Giuseppe Giulietti*
Oggi vi proponiamo un dialogo immaginario tra un presidente del Consiglio in carica ed il suo predecessore, li chiameremo rispettivamente il professore e il cavaliere.
Professore: Come va? Ho visto che ha composto un nuovo inno, bravo..
Cavaliere: Una cosetta, ma lo sa ho subito recuperato tre punti, sono sempre popolarissimo..
Professore: Lo so, lo so, anche la signora Merkel mi ha chiesto di Lei, vuole che parliamo delle liberalizzazioni?
Cavaliere: No grazie,volevo parlare di cose piú rilevanti, mi dica la verità ma davvero volete fare un’asta onerosa per assegnare le frequenze tv? Sapete quanto mi verrà a costare?
Professore: Le aste gratuite non sono aste, come si fa, chiediamo sacrifici a tutti.
Cavaliere: Sì, ma io non sono tutti, io la sostengo lealmente, non mi deluda, pensi ai grandi temi, non alle aste, comunque i miei avvocati presenteranno decine di esposti, magari voi rinviate di qualche mese ancora, poi si vedrà.
Professore: Vogliamo parlare ora del mercato del lavoro?
Cavaliere: Per carità tema rilevante, ma già che ci siamo vogliamo parlare del prossimo presidente dell’autorità di garanzia? Sa lo dovrà indicare Lei, avevo già pensato ad un uomo di valore, una persona dabbene, uno che ama l’industria Italiana, non ostile alle mie aziende, insomma una persona che ci garantirà tutti, se vuole referenze senta pure Letta, anzi perché non nomina l’amico Gianni alla presidenza dell’Autoritá per le comunicazioni?
Professore: Bella idea, ma forse non è utile in questo momento, ci penseró, mi lasci un memo, ora vogliamo parlare dello “Spread?”
Cavaliere: Guardi di questo parli pure con Alfano, un bravissimo ragazzo interessato a queste cose, mi dica invece cosa volete fare sulla Rai?
Professore: Siamo al disastro, servirebbe una nuova legge, un pò più europea, magari modellata sul modello inglese o tedesco.
Cavaliere: Sì, ma noi siamo in Italia, non seguiamo le mode, comunque legge o non legge mi tenga la signora Lei, non solo per me, ma anche per dare un segnale alle gerarchie cattoliche, Lei sa quanto io stesso sia devoto (qui riferiscono i testimoni il Cavaliere si sarebbe messo a ridere di gusto..)
Professore: Su, su, qualcosa si dovrà pur fare, non possiamo mica lasciare questi, a tutto c’è un limite..
Cavaliere: Almeno non tocchiamo i direttori appena nominati e non facciamo rientrare “i Santoro e compagnia bella, lo dico anche per Lei, sa i miei parlamentari scalpitano, non mi crei problemi ne ho già tanti, anzi volevo dirLe che il tribunale di..
Professore: (Con un certo fastidio), Chiedo scusa, ma ora devo andare, ci penserò, mi mandi un appunto…
Naturalmente ogni riferimento è puramente casuale e non ha rapporto alcuno con persone realmente esistenti.
Il tempo ci dirà chi la spunterà tra il Cavaliere e il Professore