di Gopher
Nella finta esposizione del piano industriale (10 slides di titoli senza contenuto) ai dirigenti della Rai, Cattaneo ha inserito la voce ??radio metropolitane? nell??area dei potenziali ricavi. E?? uno di quei titoli che da almeno 20 anni tornano buoni per tutte le stagioni, ma in realta?? in questo caso serve solo a fare un po?? di polvere per coprire uno dei maggiori fallimenti della gestione berlusconiana: la radio del duo della destra dura e pura, Bruno Socillo e Sergio Valzania.
Il disastro degli ascolti radiofonici e del tracollo industriale della radiofonia Rai continua ad essere vergognosamente coperto. I numeri: negli ascolti settimanali Radio 1, in mano a Socillo e soprattutto al suo vice Flavio Mucciante, riesce a scendere ulteriormente rispetto al 2002 (aveva gia?? perso 2 milioni di ascoltatori) e passa dai 12.721.000 ascoltatori settimanali del 2002 ai 10.580.000 del 2003. Le voci parlano di un inizio di 2004 ancora piu?? in discesa, con un progressivo abbandono di Radio 1 soprattutto per la parte musicale, completamente decaduta dopo l??uscita imposta da Socillo a Massimo Cotto, uno degli storici curatori musicali delle reti Rai. Valzania, con Radio e 2 Radio 3, non sta molto meglio: Radio 2 da 9.068.000 ascoltatori settimanali del 2002 e?? scesa 4.796.000 del 2003, Radio 3 da 2.096.000 ascoltatori del 2002 a 1.096.000 nel 2003. La tendenza di Radio 3 a scendere ulteriormente conferma in modo inequivocabile il rifiuto da parte del pubblico dello stravolgimento di un canale che aveva mantenuto una programmazione culturale elevata e costante. E?? veramente ridicolo ipotizzare radio metropolitane in questo clima e con una produzione radiofonica rimasta all??apparato analogico mentre tutta la radiofonia privata viaggia da anni sul digitale: indicazioni del genere (ne approfondiremo altre giorno dopo giorno) servono solo come specchietti per le allodole!