di Pino Finocchiaro
Câ??è la sinistra che non sâ??arrende per ricordare Tom Benetollo a Villa Ada. Allâ??invito del presidente dellâ??Arci, Paolo Beni, hanno risposto Walter Veltroni, Fausto Bertinotti, Pietro Folena, Giovanni Agnoletto, Giuliana Sgrena con lâ??inseparabile Pier Scolari. E poi ancora deputati, consiglieri, attivisti, gente comune col cuore a sinistra. Uomini e donne che credono ancora nelle parole dâ??ordine di Tom: emancipazione, uguaglianza, dignitĂ .
Al regista Stefano Moser è stato affidato il compito di tradurre in un â??cortoâ? di dieci minuti lâ??ereditĂ politica di Tom Benetollo scomparso il 20 giugno 2004.
Ci sono immagini di repertorio e quelle rubate alla vita, alla guerra, alla lotta, ai cortei, alla disperazione della gente comune dalla macchina fotografica di Mario Boccia.
Câ??è lâ??attivismo di Tom nella Fgci di Padova. Câ??è il suo impegno costante contro la guerra. Contro la stupiditĂ della guerra. Câ??è il suo amore per la vita e per la pace.
Mentre le immagini montate da Stefano Moser scorrono sul grande schermo di Villa Ada, la gente fa quel che Tom piĂš amava: discute, parla, mangia, beveâ?Ś sorride.
Quel bel sorriso, vero, di Tom, di tanto in tanto fa capolino tra le immagini dellâ??orrore e la speranza di una lotta per lâ??emancipazione che mai finirĂ , mai si spegnerĂ . PerchĂŠ câ??è un futuro per tutti.
Câ??è un futuro anche per Tom che non è piĂš a sorridere con noi ma ci invita a ridere, sperare, lottare. Non lo vedi lĂŹ al tavolo accanto coi suoi amici di sempre ma ti fa rintronare nelle orecchie che â??arrendersi al presente è il modo peggiore per costruire il futuroâ?.
Tom câ??è.
E la sinistra che non sâ??arrende ride con lui. Ammette che sĂŹ quelle lotte erano giuste, necessarie, quelle bandiere inermi che garrivano al vento contro i tank americani o sovietici che fossero, hanno formato la coscienza di una, due, tre generazioni. Ci sono quelli che il â??68 lo hanno fatto, ci sono le pantere del â??77 e ci sono quelli che nel â??77 non erano ancora nati.
Tutti insieme ascoltano le belle canzoni di lotta e si speranza che fanno da colonna sonora al dvd di Moser e che lâ??Arci ha riunito in cd, entrambi allegati in un bel cofanetto che ci ricorda questâ??anno senza Tom.
Ci ricorda la lotta di Tom per la libertĂ di informazione. La sua imperiosa richiesta per unâ??informazione libera, giocata fuori dagli schemi dellâ??appartenenza. Unâ??informazione multicolore, multietnica. Garante delle istanze della gente comune, non interprete subordinata del teatrino della politica.
PerchĂŠ ci sono poteri forti e poteri veri. Câ??è il potere di quel sorriso che Tom porta da Padova a Roma, dai Balcani allâ??Afghanistan. E non câ??è potere di spegnere quel suo sorriso. Grazie Tom.