di Lara Vené
da L'UnitÃ
«Lâ??INFORMAZIONE ti appartiene: falla navigare libera» è il titolo della seconda edizione della Festa nazionale dellâ??Unità sullâ??informazione al Palasport di La Spezia. Ã? tutta dedicata a Enzo Baldoni, il giornalista
morto in Iraq mesi fa. A lui, che ha pagato con la vita ed è diventato un simbolo delle mille difficoltà che stringono il cappio allâ??informazione, venerdì sera, alla presenza del fratello Sandro, è stata intitolata la sala dibattiti, quella che ospiterà tutti gli incontri della festa. Da lì passeranno i nomi noti del giornalismo italiano, della politica nazionale, della satira e dello spettacolo per rilanciare a livello nazionale la questione cruciale dellâ??informazione, della libertà dei mass media, dellâ??accesso e della riforma dellâ??azienda di Stato, «nella consapevolezza - spiegano gli organizzatori - che la comunicazione misura il grado di democrazia del nostro paese».
La festa, che ha aperto i battenti giovedì scorso, inaugurata dal direttore dellâ??Unità Antonio Padellaro, proseguirà fino al prossimo 18 luglio tentando di bissare lo straordinario successo dellâ??anno scorso. A dare unâ??occhiata al calendario i presupposti ci sono tutti: il palinsesto è ricco di nomi e iniziative. Come il dibattito di giovedì prossimo (alle 18) su «La tv che vorrei: libertà e accesso» con Fabio Fazio, Giuseppe Giulietti e Carlo Rognoni; o lâ??intervista di Antonio De Rosa, direttore della Gazzetta dello Sport ad Alessandro Petacchi nella serata di domenica 3 luglio. Se è vero che la salute dellâ??informazione libera si misura anche sulla libertà di satira, alla festa non poteva non mancare uno spazio su un settore così in pericolo. Ne parleranno Gene Gnocchi e Klaus Davi alle 18 di martedì 5 luglio nellâ??incontro su «Giovani, satira e televisione». Alle 21 di mercoledì 6 luglio, sarà invece la volta del comico Paolo Hendel.
Ci sarà la politica al festival di La Spezia: venerdì 8 luglio con Massimo Dâ??Alema intervistato da Giovanni Floris, il 15 arriverà invece Piero Fassino. E poi molta cultura: sabato 16 luglio alle 21, incontro con il premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka. Il 12 alle 21,00 sarà Gianni Minà a presentare il suo libro «Il continente desaparecido è ricomparso», lâ??8 verrà invece presentato quello di Oliviero Beha «Crescete e prostituitevi». Una serata è stata ritagliata per un omaggio ai 25 anni di Bobo, il personaggio nato dalla matita di Segio Staino e così, nella serata di martedì 28 giugno, alla presenza dellâ??autore, verranno festeggiati «I 25 anni di Bobo» con la proiezione delle strisce degli anni di attività .
Chiuderà la ventidue giorni, lunedì 18 luglio, il concerto gratuito di Roberto Vecchioni. A coronamento del festival una suggestiva mostra su «I lavoratori nella stampa locale»: venti pannelli che narrano la storia del lavoro alla Spezia attraverso le testate locali. Giornali di fabbrica, di partito e di sindacato, prevalentemente scritti da operai e sindacalisti che riflettevano sulla condizione di lavoro in fabbrica e sulle lotte per la dignità , i diritti al lavoro e allâ??assistenza. Ricavata dai fondi delle biblioteche civiche della Spezia, testimonia la maturità comunicativa che il movimento operaio e sindacale della città è riuscito ad ottenere nel Novecento. Del resto da quelle testate, semplici, date alle stampe con pochi mezzi sono nati poi giornalisti veri che, soprattutto nel dopoguerra, hanno formato lâ??ossatura dellâ??informazione locale e in alcuni casi nazionale.