di Marsela Glina
da L'UnitÃ
Questo il testo della lettera inviata alla comunità islamica italiana dalla moglie dellâ??Imam rapito
Primo: dal 17 febbraio scorso, giorno in cui è stato rapito mio marito Usamah Nasr Mustafa, Abuâ??Omar Al-Albani, il quale ha ottenuto lâ??asilo politico dal governo italiano da diversi anni, fin ora cosa avete fatto per salvare un vostro fratello? Ã? sufficiente pagare un avvocato che non sa neanche di indicarvi almeno dove si trova o che direzione hanno preso sequestratori?
Secondo: avete divulgato la notizia sui giornali nazionali una sola volta e poi è tutto finito lì, nel dimenticatoio, e nessuno gli ha dato importanza se non la misericordia divina.
Terzo: mi è stato detto che avreste fatto uno sciopero di un giorno e ciò non è avvenuto, perché?
Quarto: mi è stato detto che la questione sarebbe stata sottoposta alla visione del vice ministro dellâ??Interno italiano e invece non è accaduto nulla! Per voi sembrava tutto così facile, mentre per Dio si tratta di un evento enorme. Dio aiuto il suo servitore fintanto che questi aiuta suo fratello.
Che cosa ne facciamo delle parole del Profeta: «I fedeli devono agire tra di loro con affetto, misericordia e simpatia, come agisce il corpo nei confronti dei suoi componenti: se uno di essi si lamenta tutto il corpo veglia su di esso e lo protegge»
(...) Prima di biasimarmi per il tono da me usato, vi vorrei porre una domanda: quale era lo stato dâ??animo dei fratelli che sono stati incarcerati nel 1995 nelle prigioni italiane, e quale era lo stato dâ??animo delle loro mogli, le quali erano al corrente di dove si trovavano i loro mariti e li andavano a trovare una volta a settimana? In base a questa riflessione dovreste considerare la mia attuale situazione. E se vi chiedo che cosa possiamo fare, dato che non disponiamo di nessun indizio che ci conduca al luogo in cui si trova Abu Omar e non sappiamo chi ha svolto questa cosa, beh, io invece posso avanzare delle ipotesi che mi sono venute in mente... Suppongo che non vi sia nessuna entità straniera che abbia il coraggio di effettuare un sequestro, pertanto lâ??indiziato principale è â??lâ??Autorità italianaâ? e vi indico i seguenti tre punti:
- Vi è stato lâ??interrogatorio di alcuni detenuti tre giorni prima di questo evento ed è stato chiesto loro di Abu Omar. Perché dunque questo improvviso interesse...
- Ciò che è avvenuto a Varese e a Gallarate sabato e domenica prima del sequestro!
- I documenti di Abu Omar che tuttora si trovano presso di loro. Il fatto che le autorità abbiano negato che il suo telefono fosse sotto controllo. E, in seguito, hanno tentato di accusarlo dicendo di aver registrato una telefonata tra lui e il responsabile della moschea di Cremona! Supponiamo pure che questo sia vero, sarebbe forse un motivo per rapirlo?
Per quanto mi riguarda, attribuisco la maggior responsabilità alle Autorità italiane. Dio ci aiuti. Mentre faccio appello alla vostra responsabilità di voi musulmani, soprattutto di coloro che hanno la possibilità di informare e di rimproverare e di coloro che dirigono le moschee in Italia, quelle moschee che ancora ricordano il ruolo svolto da Abu Omar, di cui Dio è testimone per la sua devozione e a Cui chiedo di porre tale operato sul piatto della bilancia e annoverarlo tra le opere buone da lui compiute. Chiedo a tutti voi di unirvi e di fornire aiuto al vostro fratello di cui non si sa dove si trovi, ognuno secondo le sue possibilità , divulgando il caso sulla stampa e tramite i canali governativi, rivolgendosi a coloro che si definiscono membri delle organizzazioni dei Diritti dellâ??Uomo e a coloro che sono specializzati nei sequestri, affinché denuncino questi sistemi che tentano di celare la questione.
(...) Pertanto quelli che hanno la possibilità di fornire aiuto, anche se solo con una parola, sono invitati a presentarsi e a partecipare alle ricerche, a far giungere la loro voce ai responsabili, nonché al presidente della Repubblica. Partecipa con i tuoi fratelli nella moschea ad azioni positive e alla collaborazione costruttiva. La mia ultima invocazione va a Dio, per ringraziarLo, Lui, il Signore dellâ??Universo.
E e che la pace sia con voi.