di Pino Finocchiaro
â??La cultura della legalitĂ e della memoria sono gli unici antidoti alla violenta profanazione della lapide posta in via Dâ??Amelio in ricordo del sacrificio di Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Walter Cusina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Non ci sono alibi per chi dimentica, - ha detto Pino Finocchiaro, cronista siciliano, socio fondatore dellâ??associazione nazionale Articolo 21 per la libertĂ di informazione - non ci sono scuse per chi volge la testa da unâ??altra parte.
â??Ragazzata o atto intimidatorio, gli schizzi di vergogna impressi sulla lapide di via Dâ??Amelio fanno il gioco di chi è complice dellâ??inabissamento della piovra mafiosa e di quanti vorrebbero minimizzare il ruolo di chi ha saputo sacrificare la vita pur di dire no a Cosa Nostra e alle sue contiguitĂ .
â??Lâ??associazione articolo 21, con in testa il portavoce Giuseppe Giulietti e il presidente Federico Orlando, esprime solidarietĂ ai parenti e ai colleghi del magistrato e degli agenti uccisi in via Dâ??Amelio. Ma le parole di solidarietĂ non bastano. Sarebbe troppo poco per gli uomini e le donne della magistratura e delle forze dellâ??ordine che hanno pagato con la vita la loro dedizione al dovere. Sarebbe troppo poco per gli uomini e le donne che oggi seguono il loro esempio con lo stesso spirito di sacrificio non sempre confortati dalla sensibilitĂ dei politici.
â??La solidarietĂ non basta se poi in Parlamento ci sono esponenti della maggioranza che parlano di fenomeno del pizzo in diminuzione nonostante lâ??aumento delle denunce â?? prosegue il rappresentante di Articolo 21 â?? perchĂŠ le estorsioni e i ricatti delle Mafie sono in aumento. La prontezza operativa delle forze dellâ??ordine non è adeguata alle nuove sfide tecnologiche. Le confische di beni mafiosi non tengono il passo con i sequestri e non tutti comprendono il grande valore dissuasivo della legge Rognoni-La Torre.
â??Di fronte a quella lapide inzaccherata gli uomini e le donne della magistratura e delle forze dellâ??ordine, ma anche gli imprenditori, i sindacalisti, i giornalisti, gli amministratori e la gente comune che hanno pagato con la vita in Sicilia e nel resto dâ??Italia il loro no alle Mafie sono idealmente uniti.
â??La lotta a Cosa Nostra e alle altre Mafie â?? prosegue Pino Finocchiaro â?? non è mai finita. Alcuni non se ne erano accorti. Ma dopo lo schiaffo di via Dâ??Amelio nessuno piĂš sarĂ incolpevole fingendo di nulla.
â??Come abbiamo sempre fatto, noi di Articolo 21 continueremo a vigilare anche attraverso il sito www.articolo21.info che sin dallâ??inizio ha sempre dato spazio alle associazioni che difendono la cultura della legalitĂ e della memoria. Da Libera a Fare Memoria, da Md ai parenti delle vittime tutti hanno avuto cittadinanza attiva sul nostro sito e nella nostra azione di pungolo. Noi non ci stanchiamo di invocare il rispetto dellâ??articolo 21 sulla libera espressione del pensiero. E a che serve la libertĂ di espressione se non a far correre il pensiero al sorriso buono di Paolo e dei suoi angeli custodi Emanuela, Agostino, Walter, Vincenzo e Claudio? Nessuna pennello intinto nella vergogna potrĂ cancellarli, maiâ?.