di Nello Trocchia
Il prefetto di Milano non aveva dubbi. Nel gennaio scorso Gian Valerio Lombardi aveva assicurato: “Qui la mafia non esiste”. Oggi una nuova smentita, roboante, rumorosa. Un'operazione congiunta della procura di Milano e di Reggio. In manette oltre 300 persone: boss della prima ora, imprenditori e professionisti. La mafia al nord è imprenditrice, pronta a mettere le mani sull'Expo del 2015. E' stato arrestato il direttore dell'Asl di Pavia Carlo Antonio Chiriaco, ramificazioni delle 'ndrine nel settore degli appalti e infiltrazioni nella politica. Manette anche per Domenico Oppedisano, 80 anni, considerato dagli investigatori l'attuale numero uno delle cosche calabresi. Arrestato anche Pino Neri, ritenuto boss della 'ndrangheta in Lombardia, accusato di avere convogliato voti elettorali su indicazione di Chiriaco, a favore del deputato del Pdl Giancarlo Abelli, che risulta estraneo ai fatti e non è indagato. I prefetti(!) ora dovrebbero attivare le commissioni di accesso presso comuni e asl per procedere agli scioglimenti degli enti per infiltrazioni mafiose. Ma con quelle premesse, sembra difficile. Per Francesco Forgione, già presidente della commissione antimafia: " Questa operazione dimostra la capacità pervasiva della 'ndrangheta non solo nel territorio calabrese, ma anche nel nord Italia, nel centro Europa e in altre parti del mondo. Alcuni boss coinvolti rimandano a paesi stranieri. Non solo. La ndrangheta dimostra la capacità di infiltrarsi e colludere con amministrazioni del nord sia di centro-sinistra che di centro-destra".
Ascolta l'intervista a Francesco Forgione