Articolo 21 - INFORMAZIONE
Vinyls, oggi il sit-in davanti Palazzo Chigi
di redazione
Ennesima manifestazione di protesta quella prevista per domani davanti Palazzo Chigi. Ad approdare a Roma saranno stavolta numerosi rappresentanti dei lavoratori della chimica, provenienti da Marghera, Porto Torres, Ravenna interessati dalla vertenza Vinyls che va avanti ormai da novembre dello scorso anno. Infatti sottolineano in una nota i sindacati promotori del sit-in, Cgil e Filctem: “Nessuno finora ha mantenuto gli impegni presi con le istituzioni, con i lavoratori, con i sindacati e la crisi rischia di degenerare, gli impianti di Marghera, Porto Torres e Ravenna (che danno lavoro ad oltre 500 addetti, piu' altri 200 dell'indotto) sono ancora fermi a nove mesi di distanza dall'accordo sottoscritto al ministero del Lavoro (1 dicembre 2009, ndr) e prima ancora (12 novembre 2009, ndr) al ministero dello Sviluppo Economico nel quale era testualmente scritto che 'a far data dal 15 dicembre 2009' si sarebbe consentito 'un graduale e progressivo riavvio di tutti gli impianti”. Il segretario generale della Filctem, Alberto Morselli, si rivolge dunque direttamente al Presidente del Consiglio in qualità di ministro dello Sviluppo Economico 'ad interim': “se la chimica e' strategica- sottolinea Morselli- come piu' volte detto a parole, il presidente del Consiglio lo dimostri una volta per tutte: innanzitutto chieda all'Eni di salvare Vinyls e di istruire un piano industriale di rilancio nel settore, faccia rispettare l'impegno di riavvio degli impianti assunto dai commissari straordinari, visto che hanno in mano le fidejussioni di Stato, salvi i posti di lavoro e l'integrita' del ciclo del cloro".
Sfumata la prospettiva d’acquisto da parte dell’araba Ramco, si attende che venga pubblicato il nuovo bando di gara internazionale annunciato il 15 giugno nel corso dell’incontro avvenuto a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico; per quanto anche su quest’ultimo punto, Cgil e Filctem nutrano molte perplessità.
E a Roma arriveranno anche i lavoratori sardi che da 145 giorni presidiano l’isola dell’Asinara. Lo annunciano dal loro sito invitando alla più ampia partecipazione.
“Tutto è pronto per la manifestazione a Palazzo Chigi. Ci saranno i colleghi di Marghera e Ravenna. Ci rattrista molto che le dirigenze della Cisl e della Uil non abbiano ancora aderito. Non sono d’accordo sull’iniziativa? Non sono stati coinvolti sufficientemente? Giudicano la vertenza ormai persa? Che dicano qualcosa perchè è inutile presentarsi per cinque minuti sul palco e dire che i sindacati sono uniti quando invece l’unità è andata da tempo a farsi benedire, come la firma separata di tanti altri contatti dimostra…” si legge in un post datato 16 luglio.
Il sit-in indetto per domani è come sempre una delle tante tappe di una battaglia che va avanti, perché loro “non mollano”. Il giorno dopo, alle 19 del 21 luglio, è infatti prevista un’azione di Flash-mob, denominata “Goya 010”: una finta fucilazione di massa nella piazza principale di Sassari. Centinaia di persone si stenderanno a terra per simboleggiare il futuro incerto degli operai.
Sfumata la prospettiva d’acquisto da parte dell’araba Ramco, si attende che venga pubblicato il nuovo bando di gara internazionale annunciato il 15 giugno nel corso dell’incontro avvenuto a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico; per quanto anche su quest’ultimo punto, Cgil e Filctem nutrano molte perplessità.
E a Roma arriveranno anche i lavoratori sardi che da 145 giorni presidiano l’isola dell’Asinara. Lo annunciano dal loro sito invitando alla più ampia partecipazione.
“Tutto è pronto per la manifestazione a Palazzo Chigi. Ci saranno i colleghi di Marghera e Ravenna. Ci rattrista molto che le dirigenze della Cisl e della Uil non abbiano ancora aderito. Non sono d’accordo sull’iniziativa? Non sono stati coinvolti sufficientemente? Giudicano la vertenza ormai persa? Che dicano qualcosa perchè è inutile presentarsi per cinque minuti sul palco e dire che i sindacati sono uniti quando invece l’unità è andata da tempo a farsi benedire, come la firma separata di tanti altri contatti dimostra…” si legge in un post datato 16 luglio.
Il sit-in indetto per domani è come sempre una delle tante tappe di una battaglia che va avanti, perché loro “non mollano”. Il giorno dopo, alle 19 del 21 luglio, è infatti prevista un’azione di Flash-mob, denominata “Goya 010”: una finta fucilazione di massa nella piazza principale di Sassari. Centinaia di persone si stenderanno a terra per simboleggiare il futuro incerto degli operai.
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