Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - INTERNI
"Proposta di legge sul processo lungo non deve essere approvata"
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di redazione*

"Proposta di legge sul processo lungo non deve essere approvata" Riceviamo e di seguito pubblichiamo la presa di posizione della Commissione Internazionale di Giuristi (International Commission of Jurists – ICJ), in merito alla proposta di legge sul cosiddetto "processo lungo".

La Commissione Internazionale di Giuristi (International Commission of Jurists – ICJ) ha inviato venerdì scorso una lettera ai Deputati della Repubblica Italiana raccomandando di non approvare la proposta di legge relativa alle prove nei procedimenti penali che, se approvata e messa in esecuzione, risulterebbe quasi certamente nell’ulteriore aggravamento dei già drammatici ritardi dei procedimenti giudiziari in Italia.
La proposta di legge eliminerebbe la possibilità per un giudice di rigettare l’ammissione di prove
“superflue” e persino di quelle “manifestamente superflue”, permettendo così alle parti in un
processo di chiamare un numero pressoché infinito di testimoni, e, potenzialmente, di ritardare
indefinitamente il processo. La proposta renderebbe, inoltre, eccessivamente complesso l’utilizzo
di precedenti sentenze definitive sullo stesso caso come prove prima facie in relazione ai fatti
considerati nel procedimento.
“Se approvate, queste “riforme”, mascherate come garanzie per l’imputato, avranno l’effetto di
incrementare esponenzialmente la già vergognosa durata dei procedimenti giudiziari”, ha detto
Massimo Frigo, Legal Advisor del Programma Europa dell’ICJ.
La Repubblica Italiana ha uno dei record peggiori tra gli Stati del Consiglio d’Europa riguardo
all’eccessiva durata dei procedimenti giudiziari. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e
la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo hanno ripetutamente richiamato l’Italia a rimettere il
proprio sistema giudiziario in linea con le sue obbligazioni in base alla Convenzione Europea dei
Diritti dell’Uomo, la quale prevede che i processi debbano essere condotti entro un termine
ragionevole. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha esso stesso recentemente sottolineato il
pericolo che questa proposta di legge potrebbe comportare per il rispetto del diritto ad un
processo equo entro un termine ragionevole. L’ICJ è particolarmente preoccupata da dichiarazioni
secondo le quali la proposta di legge sarebbe intesa ad influenzare il risultato dei procedimenti
penali contro il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi.
“Con la promozione di questa legge si tocca sempre più il fondo nella dedizione dell’Italia allo
stato di diritto”, ha detto Massimo Frigo, “Questa proposta di legge va esattamente nella direzione
contraria a ciò che si richiede al Parlamento Italiano, cioè di fare della ragionevole durata dei
processi un realtà nel Paese”.
L’ICJ considera essenziale assicurare garanzie di processo equo per gli imputati in procedimenti
penali, ma non esistono garanzie efficaci se i processi continuano ad essere eccessivamente lunghi.
Permettere tali strategie dilatorie avrà un impatto negativo sul diritto ad un processo equo delle
persone che hanno risorse limitate, e frustrerà e ritarderà le risarcimenti per le vittime di delitti.
“Senza un funzionamento efficace della giustizia, i diritti dell’uomo, incluso il diritto ad un
processo equo, non possono essere protetti e garantiti efficacemente”, ha detto Massimo Frigo,
“Questa legge abusa il concetto del diritto ad un processo equo rendendolo uno strumento per
minacciare l’amministrazione efficace della giustizia. Il Parlamento dovrebbe approvare misure
efficaci per assicurare che il sistema giudiziario possa condurre i processi in tempi ragionevoli, e
non eccessivamente lunghi.”

Letto 3237 volte
Dalla rete di Articolo 21