Articolo 21 - ESTERI
Siria, Ankara sostituisce Washington
di redazione
Lunedì sera. Il ministro degli esteri turco, Ahmet Davutoglu, riceve per la prima volta esponenti del Consiglio Nazionale Siriano, organismo eletto il 2 ottobre a Istanbul da esponenti di tutte le opposizioni siriane. Il capo della diplomazia turca in precedenza aveva avuto colloqui con il segretario della Lega Araba.
Ricevendo gli esponenti del fronte anti-Bashar il ministro turco ha sottolineato un concetto cardine: l’opposizione a Bashar al-Assad e il suo regime vuole costruire un Paese democratico e che rispetti i diritti dell’uomo, quindi non può che farlo nel rispetto dei diritti umani. Davutoglu in pratica ha raccomandato agli insorti siriani di non cadere nella trappola tesa loro dal regime, di non accettare il terreno del confronto armto, ma di rimanere un movimento di protesta e opposizione pacifica al regime del macellaio di Damasco.
Il governo turco è il primo a ricevere ufficialmente gli esponenti del fronte anti-Assad e questo costituisce sicuramente un successo politico per gli oppositori del regime di Damasco. Ankara, schierata er la democrazia e lo stato laico tanto in Siria che in Egitto, sembra aver sostituito Washington nella guida del processo di costruzione di un nuovo Medio Oriente.
Ricevendo gli esponenti del fronte anti-Bashar il ministro turco ha sottolineato un concetto cardine: l’opposizione a Bashar al-Assad e il suo regime vuole costruire un Paese democratico e che rispetti i diritti dell’uomo, quindi non può che farlo nel rispetto dei diritti umani. Davutoglu in pratica ha raccomandato agli insorti siriani di non cadere nella trappola tesa loro dal regime, di non accettare il terreno del confronto armto, ma di rimanere un movimento di protesta e opposizione pacifica al regime del macellaio di Damasco.
Il governo turco è il primo a ricevere ufficialmente gli esponenti del fronte anti-Assad e questo costituisce sicuramente un successo politico per gli oppositori del regime di Damasco. Ankara, schierata er la democrazia e lo stato laico tanto in Siria che in Egitto, sembra aver sostituito Washington nella guida del processo di costruzione di un nuovo Medio Oriente.
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