di Giuseppe Crapanzano
Pino Maniaci, il cronista antimafia di Partinico, animatore di Telejato e’ stato assolto dal giudice monocratico di Partinico dall’accusa di esercizio abusivo delle professione “perche’ il fatto non sussiste”.
Il giudice Giacomo Barbarino ha fatto valere da una parte l’articolo 21 della Costituzione che sancisce la liberta’ di espressione e, dall’altra, la consistenza del raggio d’azione, piuttosto contenuto, dell’emittente di Maniaci. Un caso questo che gia’ l’ordine dei giornalisti prevede tra quelli che consentono di fare informazione anche senza iscrizione all’albo.
Peraltro proprio un mese fa Maniaci aveva chiesto e ottenuto l’iscrizione nell’elenco pubblicisti dell’Ordine, sanando di fatto la situazione. La sentenza, pero’, fa di piu’: rimarca un principio sul quale l’Associazione articolo 21 aveva puntato nella campagna a favore di Maniaci e di tutti coloro che anche senza tessera svolgono un lavoro essenziale per la democrazia e i cittadini.
“C’e’ un giudice a Partinico”, insomma, per dirla con le parole di Enzo Jacopino, segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti, “capace di respingere inverosimili interpretazioni della legge”. La pubblica accusa aveva chiesto per Maniaci una condanna a 20 giorni
Grande soddisfazione nella redazione di Telejato, e festa speciale per Pino Maniaci: “Non ho mai dubitato delle mie ragioni – dice – ma la sentenza di un giudice rafforza non solo me e il mio gruppo di lavoro, ma i cittadini e quanti credono che la liberta’ di espressione sia un valore irrinunciabile. Mi piace poi ricordare il fatto che il giudice abbia sottolineato la particolare natura e l’impegno della nostra emittente che si e’ caratterizzata per le sue campagne contro la mafia e in difesa dell’ambiente.”