di Tania Passa
Parliamoci chiaro, non poteva non sapere il Presidente del Consiglio del duro attacco che il “ suo” giornale avrebbe sferrato a Dino Boffo, a cui va tutto la nostra solidarietà di giornalisti.
Se sapeva dunque, sarebbe bello capire la motivazione di un attacco così basso al direttore del giornale della CEI, ma la realtà è che se ci fosse un forte partito d’opposizione questo Governo sarebbe già caduto da mesi, e forse il Vaticano sta cominciando a fare pressioni per delle dimissioni oramai inevitabili.
E così il Presidente di Videocracy ha scelto la solita linea, quella cioè di ribaltare la situazione attraverso i massmedia, come ha sempre fatto con tutti quelli che non gli piacevano, solo che il Vaticano non è un partito di opposizione debole e confuso, ed il giochetto non ha funzionato.
Era evidente che la linea fosse quella di ribaltare la situazione già dagli scorsi giorni, con gli attacchi della Lega al Vaticano, ma forse ognuno di noi in fondo non ha creduto possibile l’applicazione della solita demolizione mediatica dell’avversario, anche contro il Vaticano .
Forse in questi anni, mentre venivano picconati mediaticamente tutti , ma proprio tutti, quelli che si opponevano a Berlusconi & Co., siamo stati troppo zitti.
Non abbiamo capito che ogni demolizione era un tassello di Videocracy e li abbiamo lasciati fare, ora però che l’obiettivo è il Vaticano forse un rigurgito di coscienza viene a tutti, magari anche a loro.
In Italia non c’è uno stato sociale degno di questo Paese, ed è la Caritas che sfama ‘gli ultimi’, l’attacco è alla dignità di chi è sempre stato accanto agli ultimi.
Come ci disse Padre Fabrizio Valletti solo la solidarietà potrà abbattere i muri di gomma, e forse è proprio così.
Tutti stretti e vicini, con gli stessi valori , e con le stesse picconate addosso ci riconosceremo tutti dalla stessa parte alla fine, solo che la solidarietà la dobbiamo lanciare un attimo prima di essere distrutti , sennò non resterà nessuno con i nostri valori a ricostruire il Paese.