di Domenico D'Amati
L’esposto del Consigliere di Amministrazione RAI Rizzo Nervo alla Corte dei Conti per l’assunzione superflua di un dirigente è un’interessante segnale di novità. La Corte è stata già interessata a vicende di queste tipo, per iniziativa di Articolo 21 che ha richiamato la sua attenzione sull’enorme spreco di denaro pubblico causato dalla mancata utilizzazione di preziose risorse professionali aziendali, accantonate senza scrupoli per fare spazio ad altri.
La novità, nell’iniziativa di Rizzo Nervo, è data dal fatto che per la prima volta è un consigliere di amministrazione della RAI a chiedere l’intervento della Corte.
Ciò fa ritenere che la logica del compromesso venga rifiutata e che il metodo delle compensazioni possa essere abbandonato.
Il passo successivo è quello di sottoporre la questione anche all’esame della Procura della Repubblica.
Quando decidono l’assunzione di un dirigente, i consiglieri della RAI agiscono come incaricati di pubblico servizio.
Spetta alla Procura accertare se un’assunzione superflua, in una situazione di ingiustificata mortificazione di risorse umane aziendali, costituisca soltanto uno spreco di denaro oppure possa configurare anche il reato di abuso di ufficio, in quanto diretta a soddisfare interessi extra aziendali.