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Articolo 21 - Editoriali
Che la Tv torni ai cittadini. Lettera aperta alla Commissione vigilanza
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di Roberta Gisotti*

Ai membri della Commissione parlamentare di vigilanza
sui Servizi radiotelevisivi

Gentili deputati e senatori,

buon anno a voi perché sia un anno migliore della nostra Tv, tanto spesso svenduta ed umiliata sull’altare di interessi economici e politici estranei alla missione del servizio pubblico. Abbiate in questo 2010 il coraggio di onorare il ruolo assegnatovi dal Parlamento di vigilare sui servizi radiotelevisivi ponendovi dalla parte dei cittadini, uomini, donne, bambini, giovani, anziani sacrificati da una programmazione sottomessa – perfino nell’informazione giornalistica - alla dittatura dell’audience, regolata dall’Auditel, sistema di rilevamento quantitativo degli ascolti, del tutto convenzionale al fine spartire gli investimenti pubblicitari, inaffidabile sul piano scientifico, strumentale per l’uso che se ne fa fino a tributare ai suoi dati la valenza di consenso finanche politico ed ormai assolutamente obsoleto rispetto alla nuove tecnologie digitali. L’Auditel è una società privata che opera in regime di monopolio da ben 23 anni, dove gli associati sono controllori di se stessi.

Al presidente Zavoli, chiedo in particolare di risparmiarci tante belle, dotte e nostalgiche parole per una buona  ‘Tv che non c’è’ – come abbiamo ascoltato nel recente Seminario per una Tv di qualità promosso dalla Commissione -  e di realizzare fatti per una buona ‘Tv che sia’ oggi, a partire dalla messa in opera di sistemi di rilevamento qualitativo degli ascolti e di altre forme di raccolta dei pareri degli utenti da rendere pubblici, così come previsto ma mai realizzato dai Contratti di servizio della Rai. 

A tutti i membri della Commissione di ogni partito e ideologia chiedo di agire secondo coscienza, pensando anzitutto ai propri figli e nipoti, che da questa Tv irrispettosa dei principi democratici e della dignità delle persone sono e saranno formati.  

Quasi certamente questa mia lettera passerà inosservata agli occhi dei vostri/e assistenti e segretari/e che difficilmente ve ne daranno notizia, non per questo posso rinunciare ad appellarmi a voi, perché possiate restituire la Tv e non solo quella pubblica ai cittadini italiani.


*Portavoce Tavolo permanente per la riforma dell’Auditel

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