Articolo 21 - Editoriali
Domenico D'Amati: " C'è una sola regola, che la libertà di informazione prevale su tutto"
di Coordinamento Primo luglio
Questa legge è un gravissimo attentato alla libertà di informazione che in base alla nostra Costituzione è assoluta, nel senso che prevede, soltanto il limite per pudore.
Quindi non esistono altri limiti. La giurisprudenza ha costruito alcune limitazioni a tutela dei diritti individuali, però sono eccezioni: la regola è che la libertà di informazione prevale su tutto.
Quindi che si parli di una legge che vieta di pubblicare determinate notizie, è una vera e propria eresia.
Questa legge poi oltretutto ha un contenuto prevalentemente intimidatorio, cioè si lancia un messaggio ai giornalisti e agli editori: non disturbate il manovratore.
Io penso che tuttavia i calcoli di questi legislatori - apprendisti stregoni siano anche sbagliati, perché finchè si pubblicheranno notizie vere e di interesse generale nessuno potrà sanzionare questa pubblicazione, né penalmente né civilmente. Perché finchè non si cambia l’articolo 21 della Costituzione questo non si potrà fare.
Per questo i giornalisti e gli editori devono prepararsi a resistere. Se vi saranno iniziative giudiziarie in base a questa legge nei loro confronti , ci si potrà difendere e ci si dovrà difendere fino all’ ultimo, e io penso anche con probabilità di successo.
A parte poi la possibilità di ricorso a Corti internazionali che sono anch’esse molto preoccupate di tutelare la libertà di stampa e di manifestazione del pensiero.
Quindi è bene che si protesti, soprattutto per reagire a questo tentativo di intimidazione.
E’ bene che costoro sappiano che i giornalisti e gli editori e in genere i cittadini italiani non vogliono nemmeno sentire parlare di leggi di questo tipo, che sono degne di regimi ben diversi del passato e del presente, ma non di un paese democratico.
Quindi non esistono altri limiti. La giurisprudenza ha costruito alcune limitazioni a tutela dei diritti individuali, però sono eccezioni: la regola è che la libertà di informazione prevale su tutto.
Quindi che si parli di una legge che vieta di pubblicare determinate notizie, è una vera e propria eresia.
Questa legge poi oltretutto ha un contenuto prevalentemente intimidatorio, cioè si lancia un messaggio ai giornalisti e agli editori: non disturbate il manovratore.
Io penso che tuttavia i calcoli di questi legislatori - apprendisti stregoni siano anche sbagliati, perché finchè si pubblicheranno notizie vere e di interesse generale nessuno potrà sanzionare questa pubblicazione, né penalmente né civilmente. Perché finchè non si cambia l’articolo 21 della Costituzione questo non si potrà fare.
Per questo i giornalisti e gli editori devono prepararsi a resistere. Se vi saranno iniziative giudiziarie in base a questa legge nei loro confronti , ci si potrà difendere e ci si dovrà difendere fino all’ ultimo, e io penso anche con probabilità di successo.
A parte poi la possibilità di ricorso a Corti internazionali che sono anch’esse molto preoccupate di tutelare la libertà di stampa e di manifestazione del pensiero.
Quindi è bene che si protesti, soprattutto per reagire a questo tentativo di intimidazione.
E’ bene che costoro sappiano che i giornalisti e gli editori e in genere i cittadini italiani non vogliono nemmeno sentire parlare di leggi di questo tipo, che sono degne di regimi ben diversi del passato e del presente, ma non di un paese democratico.
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