Articolo 21 - Editoriali
Enzo Iacopino: " Di fronte a norme di questo tipo c'è il dovere della disobbedienza civile"
di Coordinamento Primo luglio
ADESIONE ENZO IACOPINO NEO-PRESIDENTE ODG
“L’Ordine dei giornalisti penso abbia fatto molto nei mesi passati per ridurre l’impatto devastante di queste norme che si vogliono far approvare. Per quanto riguarda l’impegno di domani, credo che esserci sia un dovere, ma si tratta di un dovere dei cittadini , non di un dovere dei giornalisti . Ciò che viene messo in discussione è il diritto dei cittadini ad avere una informazione completa su quanto avviene nella società”.
L’ordine dei giornalisti intende mobilitarsi a tutela legale e professionale dei suoi iscritti?
“A me è capitato già di dire che davanti a norme di questo tipo, se tali diventeranno, c’è il dovere della disobbedienza civile, ovviamente questo comporta un impegno, tenendo presente una cosa che molte volte viene trascurata: l’Ordine dei giornalisti è un ente di diritto pubblico. A volte questa responsabilità costringe a far violenza sui sentimenti e quindi anche le dichiarazioni di alcuni di noi che rappresentano l’ordine, magari non testimoniano esattamente quel che abbiamo nel cuore, ma debbono conciliare quel che abbiamo dentro con il dovere che ci deriva da questo ruolo di ente di diritto pubblico”.
“L’Ordine dei giornalisti penso abbia fatto molto nei mesi passati per ridurre l’impatto devastante di queste norme che si vogliono far approvare. Per quanto riguarda l’impegno di domani, credo che esserci sia un dovere, ma si tratta di un dovere dei cittadini , non di un dovere dei giornalisti . Ciò che viene messo in discussione è il diritto dei cittadini ad avere una informazione completa su quanto avviene nella società”.
L’ordine dei giornalisti intende mobilitarsi a tutela legale e professionale dei suoi iscritti?
“A me è capitato già di dire che davanti a norme di questo tipo, se tali diventeranno, c’è il dovere della disobbedienza civile, ovviamente questo comporta un impegno, tenendo presente una cosa che molte volte viene trascurata: l’Ordine dei giornalisti è un ente di diritto pubblico. A volte questa responsabilità costringe a far violenza sui sentimenti e quindi anche le dichiarazioni di alcuni di noi che rappresentano l’ordine, magari non testimoniano esattamente quel che abbiamo nel cuore, ma debbono conciliare quel che abbiamo dentro con il dovere che ci deriva da questo ruolo di ente di diritto pubblico”.
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