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Articolo 21 - Editoriali
L'aria condizionata è di destra?!
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di Valter Vecellio

Cominciamo con un sorriso, perché si torna ai tempi di quand’era ragazzo, quelle gag con Walter Chiari e Carlo Campanili, che erano caratterizzate dal tormentone: “Vieni avanti cretino”. Anche in questo caso c’è chi viene avanti, ma in questo caso non è una gag.
Un’agenzia, “Il Velino” ci fa sapere che "L'aria condizionata è di destra”, ed è di destra perché “Va verso il progresso e il consumo”. Chi lo dice è – o almeno dovrebbe essere – persona autorevole, perché si tratta del ministro della Salute Ferruccio Fazio. Il quale Fazio è stato ospite di un programma radiofonico, "Un giorno da pecora", e nel corso di quella trasmissione ha pensato bene di attribuire un valore politico all'aria climatizzata. Dunque: aria condizionata di destra, però progressista e consumista; niente aria condizionata, di sinistra. Dunque chi è compagno si deve rassegnare a morire di caldo, oppure tradisce le sue idealità. Ora si viene assaliti da altri tremendi dubbi: la doccia è di sinistra e fare il bagno nella vasca, è di destra? Trascorrere il fine settimana al mare, è di sinistra? E se si va in montagna, si è di destra? E chi va in campagna, è un centrista di Casini? Chi beve caffè è di sinistra, e chi beve thé è di destra? Capite che sono problemi.
Comunque, dopo averci dato questa pensosa riflessione sull’aria condizionata, il ministro Fazio ne ha fatta seguire un’altra, apartitica, se così si può dire: "Comunque l'aria condizionata fa male. Entrare e uscire da luoghi con aria condizionata, come la macchina, è una delle cose più pericolose per il fisico. E' un modo garantito per prendersi un accidente. Se non c'è, è meglio".
Per riassumere: l’aria condizionata è una cosa di destra, perché va verso il progresso e il consumo; però questa cosa di destra fa male, questa cosa di destra è pericolosa per il fisico, questa cosa di destra è il modo migliore per prendersi un accidente; se questa cosa di destra non c’è è meglio.
E’ poi impagabile il distillato di saggezza finale: alla domanda su come ci si possa difendere dal caldo senza l’aria condizionata di destra, il ministro fornisce due consigli: "Vestirsi leggeri e muoversi poco". E per fortuna che il ministro ce lo ha detto. Ci siamo subito tolti il maglione e stavamo per andare a fare una corsa, ma ci siamo fermati subito.
Bene, ora dopo il sorriso uno pensa: ma questo è il ministro della Salute. Questo che parla di aria condizionata di destra e ci dice che contro il caldo è meglio vestirsi leggeri, è quello che contro la pandemia ci diceva di vaccinarci ma che lui non si sarebbe vaccinato, e che la cosa da fare era lavarsi le mani, e infatti se vi ricordate scese in campo nientemeno che Topo gigio con una serie di spot in televisione. E’ quello che sulla questione dei vaccini contro la pandemia che non c’è stata a fronte delle decine di interrogazioni, non ha ancora fornito una sola spiegazione ufficiale. E le ultime interrogazioni sono di ieri, di Maria Antonietta Farina Coscioni, radicale, di Luciana Pedoto del PD.
Antonietta chiede se sia vero che almeno otto milioni di vaccini giacciano nei container-frigo della Croce Rossa, e sono ormai prossimi alla scadenza, e dunque andranno distrutti; se sia vero che sono costati sessanta milioni di euro, 7,7 euro l’uno; e insomma, le ragioni di quello che è a tutti gli effetti un clamoroso spreco di risorse e di denaro: pensate solo al fatto che milioni di questi vaccini da Roma sono stati inoltrati in tutte le regioni; poi dal momento che non sono stati usati, ora dalle regioni sono stati rispediti a Roma. Un incredibile via vai di vaccini che certamente sarà anche questo costato parecchio.
E chiede spiegazioni anche Luciana Pedoto: chiede risposte, con numeri e dati certi, per evitare almeno che nel prossimo autunno il ministro replichi quella che definisce la “soap opera delle notizie con continui colpi di scena tra certezze e smentite”. E ricorda come da tempo siano state presentate interrogazioni sugli sprechi e sui termini dell’accordo preso con la multinazionale Novartis, interrogazioni alle quali ci si guarda bene dal rispondere. Un’altra parlamentare del PD, Donatella Mattesini vorrebbe che venisse finalmente spiegato perché una presunta emergenza sanitaria è stata gestita con le modalità di un’emergenza militare.
Dalle corbellerie sull’aria condizionata, agli sprechi reali, i milioni di euro regalati alle multinazionali farmaceutiche e pagati dalla collettività. Il denominatore comune è il ministro della Salute. E a questo punto però, c’è davvero poco da sorridere.

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