Articolo 21 - Editoriali
Liberazione San Suu Kyi: la soddisfazione della FTUB
di redazione
Riceviamo e di seguito pubblichiamo:
L' FTUB (Federation of Trade Union of Burma) celebra con gioia ed emozione il rilascio di Daw Aung San Suu Kyi, eroina e leader del popolo e dei lavoratori birmani, esprimendo gioia e profonda emozione.
“Oggi è un gran giorno per il popolo e per i lavoratori birmani”. Il Segretario Generale dell' FTUB Maung Maung ha dichiarato: “La FTUB ringrazia Daw Aung San Suu Kyi per l’enorme sacrificio, per il suo impegno e per la sua leadership, nonostante la dura reclusione durata 15 anni. La FTUB proseguirà nel suo sostegno a Daw Aung San Suu Kyi nel difficilissimo cammino verso la democrazia, i diritti umani, la pace e la parità di diritti per tutto il popolo e per tutti i lavoratori della Birmania”.
Nonostante la repressione e i divieti della giunta militare che ne ostacolano l’attività, la FTUB organizza decine di migliaia di lavoratori di tutti i settori e categorie in tutto il paese. Oggi più che mai ribadisce il proprio impegno nei confronti della pace, del pieno rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e di un’Unione federale democratica e inclusiva.
L'FTUB conferma il proprio impegno e il sostegno ad Aung San Suu Kyi affinché le vengano garantiti sicurezza, libertà di parola, di movimento e di associazione. La FTUB ribadisce la propria richiesta affinché si ponga immediatamente fine al lavoro forzato, alle confische dei terreni, agli stupri e ad altre violazioni dei diritti umani fondamentali, in particolare nelle aree abitate dai gruppi etnici.
L' FTUB richiede il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici e degli attivisti del lavoro, facendo appello alle istituzioni internazionali, all’ONU, all’OIL e ai governi affinché si schierino al fianco di Aung San Suu Kyi e continuino ad esercitare una forte pressione diplomatica, politica ed economica, tra l’altro ricorrendo anche a sanzioni economiche mirate, con l’obiettivo di promuovere il necessario dialogo tripartito tra giunta militare, rappresentanti democratici e rappresentanti dei gruppi etnici al fine di promuovere gradualmente un cambiamento democratico duraturo verso la democrazia, l’autodeterminazione e un’Unione federale e inclusiva.
A tale proposito, l' FTUB fa appello ai governi che si riuniscono questa settimana nel quadro del Consiglio d’Amministrazione dell’OIL affinché richiedano un parere consultivo urgente alla Corte Internazionale di Giustizia in merito alla violazione della Convenzione sul lavoro forzato, e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite affinché venga costituito un tribunale internazionale sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità commessi dalla giunta militare.
L' FTUB (Federation of Trade Union of Burma) celebra con gioia ed emozione il rilascio di Daw Aung San Suu Kyi, eroina e leader del popolo e dei lavoratori birmani, esprimendo gioia e profonda emozione.
“Oggi è un gran giorno per il popolo e per i lavoratori birmani”. Il Segretario Generale dell' FTUB Maung Maung ha dichiarato: “La FTUB ringrazia Daw Aung San Suu Kyi per l’enorme sacrificio, per il suo impegno e per la sua leadership, nonostante la dura reclusione durata 15 anni. La FTUB proseguirà nel suo sostegno a Daw Aung San Suu Kyi nel difficilissimo cammino verso la democrazia, i diritti umani, la pace e la parità di diritti per tutto il popolo e per tutti i lavoratori della Birmania”.
Nonostante la repressione e i divieti della giunta militare che ne ostacolano l’attività, la FTUB organizza decine di migliaia di lavoratori di tutti i settori e categorie in tutto il paese. Oggi più che mai ribadisce il proprio impegno nei confronti della pace, del pieno rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e di un’Unione federale democratica e inclusiva.
L'FTUB conferma il proprio impegno e il sostegno ad Aung San Suu Kyi affinché le vengano garantiti sicurezza, libertà di parola, di movimento e di associazione. La FTUB ribadisce la propria richiesta affinché si ponga immediatamente fine al lavoro forzato, alle confische dei terreni, agli stupri e ad altre violazioni dei diritti umani fondamentali, in particolare nelle aree abitate dai gruppi etnici.
L' FTUB richiede il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici e degli attivisti del lavoro, facendo appello alle istituzioni internazionali, all’ONU, all’OIL e ai governi affinché si schierino al fianco di Aung San Suu Kyi e continuino ad esercitare una forte pressione diplomatica, politica ed economica, tra l’altro ricorrendo anche a sanzioni economiche mirate, con l’obiettivo di promuovere il necessario dialogo tripartito tra giunta militare, rappresentanti democratici e rappresentanti dei gruppi etnici al fine di promuovere gradualmente un cambiamento democratico duraturo verso la democrazia, l’autodeterminazione e un’Unione federale e inclusiva.
A tale proposito, l' FTUB fa appello ai governi che si riuniscono questa settimana nel quadro del Consiglio d’Amministrazione dell’OIL affinché richiedano un parere consultivo urgente alla Corte Internazionale di Giustizia in merito alla violazione della Convenzione sul lavoro forzato, e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite affinché venga costituito un tribunale internazionale sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità commessi dalla giunta militare.
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