Articolo 21 - Editoriali
Verna a Masi: " Usigrai non è sindacato di parte"
di redazione
''Masi si paragona a Totti. Perche',
Napoleone era gia' stato 'preso'? Il grave, nella lettura del
direttore generale della Rai in commissione parlamentare di
Vigilanza, sta nel fatto che l'Usig rai non e' il sindacato di
una parte politica, ma la sigla che ha unito differenti visioni
sindacali dei giornalisti Rai ''. Lo afferma il segretario
dell'Usig rai , Carlo Verna, commentando le dichiarazioni di ieri
sera a palazzo San Macuto del direttore generale della Rai ,
Mauro Masi.
''Un sindacato capace di portare - i numeri parlano chiaro -
al voto tutti i colleghi che intendevano liberamente esprimere
una valutazione sull'operato di Mauro Masi - prosegue Verna -. I
piccoli 'diktat' di una minoranza che vietava il voto ai 'suoi',
dimostrando di saper ben resistere alle tentazioni della
realta', sono stati letteralmente travolti dalla voglia di
esprimersi. Anche questo e' nei numeri''.
''E a proposito di numeri e' il momento di avere la verita'
sui conti della Rai - conclude Verna -, non possono continuare
ad essere protagonisti numeri in guerra tra loro. Una crisi
della Rai travolgerebbe non solo il welfare dei giornalisti
italiani, ma anche settori quali musica, cinema e spettacolo.
Avrebbe peso, inevitabilmente, sui conti dello Stato. Tornando a
Masi, ci dispiace debba contare su paragoni cosi' pesanti, come
quello improbabile con un campione come Totti, e su armate cosi'
leggere. Andra' meglio con il prossimo incarico''.
Napoleone era gia' stato 'preso'? Il grave, nella lettura del
direttore generale della Rai in commissione parlamentare di
Vigilanza, sta nel fatto che l'Usig rai non e' il sindacato di
una parte politica, ma la sigla che ha unito differenti visioni
sindacali dei giornalisti Rai ''. Lo afferma il segretario
dell'Usig rai , Carlo Verna, commentando le dichiarazioni di ieri
sera a palazzo San Macuto del direttore generale della Rai ,
Mauro Masi.
''Un sindacato capace di portare - i numeri parlano chiaro -
al voto tutti i colleghi che intendevano liberamente esprimere
una valutazione sull'operato di Mauro Masi - prosegue Verna -. I
piccoli 'diktat' di una minoranza che vietava il voto ai 'suoi',
dimostrando di saper ben resistere alle tentazioni della
realta', sono stati letteralmente travolti dalla voglia di
esprimersi. Anche questo e' nei numeri''.
''E a proposito di numeri e' il momento di avere la verita'
sui conti della Rai - conclude Verna -, non possono continuare
ad essere protagonisti numeri in guerra tra loro. Una crisi
della Rai travolgerebbe non solo il welfare dei giornalisti
italiani, ma anche settori quali musica, cinema e spettacolo.
Avrebbe peso, inevitabilmente, sui conti dello Stato. Tornando a
Masi, ci dispiace debba contare su paragoni cosi' pesanti, come
quello improbabile con un campione come Totti, e su armate cosi'
leggere. Andra' meglio con il prossimo incarico''.
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