di dal Blog Il mondo di Annibale
Correva l’anno 2008 quando il primo ministro albanese Sali Berisha riconobbe al titolare della Farnesina, Franco Frattini, di essere stato il miglior amico e avvocato degli sforzi del suo governo, tutti tesi a portare l’Albania in Europa, ovviamente.
Mesi dopo il nostro ministro degli esteri annunciò a sorpresa, sempre seduto accanto al primo ministro Berisha, la volontà di togliere i visti d’ingresso per i cittadini albanesi. Il premier Berisha rispose definendo il giorno della visita di Frattini un “giorno storico per l’Albania e i cittadini albanesi, che dall’uscita del paese dall’isolamento comunista più ferreo che si sia mai visto, si trovano vittime di un calvario burocratico che taglia i ponti con l’Europa a cui gli albanesi fermamente aspirano”. Subito dopo, soffermandosi con molto entusiasmo sulle politiche e i programmi di riforma che il governo albanese intendeva applicare, Frattini ha scandito: “se ci sarà la volontà politica, e vedo che al governo non manca, la liberalizzazione dei visti si realizzerà in tempi molto veloci”. La profonda gratitudine e i sentimenti di amicizia del premier albanese nei confronti del capo della nostra diplomazia sono stati solennemente ribaditi a Tirana il 3 dicembre ultimo scorso durante l’incontro tra Beirsha e il presidente del Club della Libertà, onorevole Mario Valducci. Cose che ricordano in pochi, che hanno sottolineato in pochi.
Recentemente il nostro Presidente del Consiglio, anche lui ospite dell’amico Berisha, ha detto una frase che però ha avuto una ricaduta sui giornali nostrani, visto che faceva riferimento ad argomenti propri del nostro dibattito politico interno: ‘Faremo un’eccezione per chi porta belle ragazze”. Il Presidente del Consiglio ironizzava così con il suo illustre ospite, che aveva appena promesso che fino a quando durerà il governo Berlusconi l’esecutivo albanese avrebbe cercato di limitare il più possibile gli sbarchi sulle nostre coste, proseguendo sulla strada della moratoria sugli scafisti.
A crisi tunisina in atto il capo della nostra diplomazia ha esortato a riconoscere i meriti del tunisino ben Alì, poi fuggito all’estero con la moglie e diversi chili d’oro. A quel punto Frattini ha spostato il discorso su Gheddafi, definendolo un modello di buon governo per il Nord Africa in crisi. Forse Berisha è stato per il titolare della Farnesina un modello di buon governo balcanico, non a caso la Farnesina ha tagliato drasticamente i progetti di cooperazione allo sviluppo con tutti i paesi dei Balcani, ad eccezione dell’Albania. Viene così naturale porsi una domanda: non sarebbe il caso di cambiare modelli?