di redazione
Siamo studenti e studentesse che ogni giorno vivono gli atenei Italiani. Ogni giorno
frequentiamo le lezioni, usufruiamo degli spazi universitari, dei laboratori di quei pochi
servizi che a causa dei tagli l’università offre. Paghiamo ogni anno tasse sempre più alte
per poter iniziare e proseguire degli studi che crediamo possano servire non solo alla
nostra crescita personale ma a quella di tutto il paese.
Nei mesi scorsi, come negli ultimi anni, abbiamo lottato insieme a moltissimi nostri
coetanei contro una riforma dell’università che crediamo sottometta il sapere e la
conoscenza a interessi privati e di mercato, che riduce la democrazia all’interno dei nostri
luoghi di studio, precarizza la ricerca, aumenta i poteri dei baroni e che snatura l’idea di
diritto allo studio. Abbiamo occupato Facoltà, monumenti, riempito le strade e le piazze
delle città italiane, circondato e assediato i palazzi del potere. Abbiamo fatto di tutto questo
per difendere il nostro futuro.
Abbiamo intrecciato la nostra lotta con i ricercatori, i precari, gli operai, gli insegnanti e il
lavoratori del pubblico impiego perché dentro la crisi stiamo subendo lo stesso attacco: un
attacco ai diritti e alla democrazia nei luoghi di studio e di lavoro. Dopo le lotte di questo
autunno stiamo concentrando i nostri sforzi per arginare gli effetti della riforma Gelmini
nella revisione degli statuti delle università chiedendo garanzie di diritti e di partecipazione
.
Ogni giorno all’interno dei nostri Atenei si consumano piccole e grandi ingiustizie, a cui
molto spesso gli studenti rimangono impotenti perché ad oggi non abbiamo ancora delle
regole che ci tutelano e dei diritti riconosciuti in quanto studenti.
Vogliamo la garanzia del diritto allo studio e dell’assistenza sanitaria anche se studenti
fuori sede. Vogliamo il diritto a valutare i docenti e i servizi universitari. Chiediamo diritti
durante gli esami e una didattica di qualità. Vogliamo tirocini e stage regolamentati contro
ogni forma di sfruttamento e abbassamento della qualità. Vogliamo il diritto alla mobilità
nazionale e internazionale. Chiediamo tutele per gli studenti lavoratori perché il lavoro non
venga visto come un ostacolo per il diritto allo studio.
Per questo pensiamo che, sul modello dello Statuto dei diritti dei lavoratori, sia necessario
uno strumento di tutela anche per tutte le studentesse e gli studenti sul territorio nazionale.
Per questo vogliamo una Carta nazionale dei diritti delle Studentesse e degli
Studenti che sancisca in modo certo ed esigibile tutti questi diritti.
Con la Carta dei Diritti vogliamo cambiare l'università unendo i diritti!
Unione degli Universitari – sindacato studentesco
Unione degli studenti universitari, Venezia
Studenti Per, Trento
Sinistra Universitaria, Milano Statale
Le formiche democratiche, Milano Cattolica
La terna sinistrorsa, Milano Politecnico
ListediSinistra, Milano Bicocca
Officina 33, Bergamo
Sindacato degli universitari, Bologna
Agorà, Urbino
Officina Universitaria, Macerata
SOSTENGONO L’APPELLO:
Dario FO
Franca RAME
Fiorella MANNOIA
Silvia CALAMANDREI
Giuseppe GIULIETTI
Vera LAMONICA
Rossana DETTORI
Domenico PANTALEO