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Articolo 21 - Editoriali
E con la finta aquilana siamo alla voragine finale
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di Il Futurista

“Signora Rita Dalla Chiesa, signor direttore di Canale Cinque, cosa aspettate a dimettervi? Dirigenti di Mediaset, cosa aspettate a chiedere scusa alla gente che ha visto i muri seppellire le persone che amava, ai genitori che aspettavano di rivedere i loro figli studenti, agli operai che scavavano a mani nude, ai vecchi che hanno calpestato la polvere delle case in cui erano nati? E lei, presidente Berlusconi, e voi del governo, non avete nulla da dire se la vostra televisione ridicolizza anche il buono che è stato fatto all’Aquila, perché la piaggeria di cui vi circondate ha ormai travalicato ogni limite?”.

Così un corsivo pubblicato oggi dal Il Futurista quotidiano on-line diretto da Filippo Rossi, sul caso della finta cittadina aquilana che nella trasmissione Forum ha parlato di ricostruzione perfetta: ma era una figurante pagata per leggere un copione, subito smascherata dalla rete. Siamo in “circo ormai cieco e sordo che è l’Italia politico televisiva- prosegue il corsivo- Un posto dove la realtà è più che manipolata: è creata dal nulla. Già immaginiamo i distinguo che divagano, le frasette che minimizzano. Ma la recita della finta aquilana a Forum non è uno scivolone. E’ la voragine finale, perché fa capire in un solo istante cosa diventa la televisione quando al “trash” abituale si somma la manovra politica.” Evidenziando come se l’unico parametro adottato è l’audience, “vince chi eccita di più i peggiori istinti.” Con palinsesti eletti  a sistema, dove non ci sono “più bambini rapiti né madri disperate né donne stuprate né ragazze uccise nel garage. E neppure terremotati. Solo odio, rabbia e strazio da trasformare in spettacolo.”

E conclude: “Da ieri c’è di più: il programma dove l’Aquila perduta rinasce come claque, l’ennesima, per chi comanda. E lo Stato, quello per cui il generale Alberto Dalla Chiesa un giorno cadde, è solo un burattino, un giullare, un pupazzo di cartapesta che fa da scenografia.”

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