Articolo 21 - Editoriali
Il 15 ottobre, ci sarò perché
di Samanta Di Persio
Da studente ho sempre pensato che scioperare post morte di un diritto non servisse a nulla o comunque a poco; invece di sfilare per la città, rimanevo a casa a ripassare per l’interrogazione da sola o con chi condivideva la mia teoria. Sono trascorsi un bel po’ di anni ed i motivi per cui si va a manifestare in piazza sono altri: l’Italia non è semplicemente morta, è affossata, ha raggiunto il nucleo della terra, risalire da lì non sarebbe possibile nemmeno per Reinhold Messner. Riusciamo a liberarci facilmente di fidanzati/e mariti/mogli ai quali almeno una volta abbiamo detto: “Ti amerò per sempre” oppure se li sopportiamo ancora, vediamo tutti i difetti e forse due pregi. Maggioranza ed opposizione hanno banchettato per diciassette anni, i primi non hanno mai trovato nemmeno un capello fuori posto al padrone, i secondi hanno trovato talmente pochi difetti, che hanno preferito stare incollati alle remunerate poltrone, con tanto di ventose. Continuano a distrarci con il gossip in programmi condotti da chi ha preso 10 e lode nel lettone del Premier, per molti italioti è diventata un’esigenza sapere il colore delle mutande del colpevole di uno dei tanti delitti efferati. Questa è una classe dirigente, politica e sindacale, che non può nemmeno essere paragonata al letame, perché il letame fertilizza. Bisogna finalmente mandare a casa i responsabili del fallimento politico e dell’impoverimento del Paese. I genitori non dormono notti per trovare le parole giuste per dire ai loro figli che quest’anno a scuola andranno con i libri fotocopiati. I lavoratori licenziati non ce la fanno nemmeno a tornare a casa, si suicidano in azienda. I disoccupati fanno i conti in tasca dei loro risparmi. Quelli che lavorano non sono tranquilli per niente.
Hanno distrutto i nostri territori per propagande elettorali, per patti fra cricche : Val di Susa, L’Aquila, Napoli, Lampedusa, Messina, La Maddalena…
Si sono presi perfino i pensieri, nessuno è in grado di progettare il futuro. Il 15 ottobre a Roma è un’occasione importante per dimostrare quanti ne siamo e soprattutto che siamo determinati, il prezzo che stiamo pagando è troppo alto. QUE SE VAYAN TODOS, non vogliamo nemmeno i loro figli!
La cittadina Samanta Di Persio con la speranza di una rivoluzione italiana
Hanno distrutto i nostri territori per propagande elettorali, per patti fra cricche : Val di Susa, L’Aquila, Napoli, Lampedusa, Messina, La Maddalena…
Si sono presi perfino i pensieri, nessuno è in grado di progettare il futuro. Il 15 ottobre a Roma è un’occasione importante per dimostrare quanti ne siamo e soprattutto che siamo determinati, il prezzo che stiamo pagando è troppo alto. QUE SE VAYAN TODOS, non vogliamo nemmeno i loro figli!
La cittadina Samanta Di Persio con la speranza di una rivoluzione italiana
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