Articolo 21 - Editoriali
Giovedì 25 giugno alla Fnsi a Roma presentazione del libro "Anna è viva"
di Andrea Riscassi
Cari amici di Articolo 21, giovedì 25 presso la Fnsi (corso Vittorio Emanuele 349, Roma) presentero' il mio libro "Anna e' viva" dedicato ad Anna Politkovskaja (Sonda editore). Insieme a me, ci saranno amici che ben conoscete e che in questa sede non necessitano di
presentazione: Federica Sciarelli, Beppe Giulietti e Roberto Natale.
Il libro (i cui proventi finanziano l'associazione Annaviva) racconta la figura della coraggiosa giornalista russa uccisa il 7 ottobre 2006; racconta l'imbarazzante processo sull'omicidio che ha mandato tutti assolti; e parla del silenzio delle cancellerie europee verso questo plateale assassinio politico, come nei confronti di tutte le violazioni dei diritti umani e della liberta' di stampa che si registrano a Mosca e dintorni. Più della dignita', poté il gas russo che alimenta le nostre centrali e mette a riposo tante coscienze.
Articolo 21 in questi anni non ha mai dimenticato Anna Politkovskaja.
Non ha mai sottovalutato il valore simbolico di quella morte. La Russia e' purtroppo oggi un paese in cui per avere diritto alla liberta' di parola, qualcuno deve pagare con la vita, qualcuno con la liberta'.
Perche' non scrivesse piu', non sono riusciti a spaventarla, ne' a comprarla. L'hanno dovuta uccidere con cinque colpi di pistola. Ma lei, a dispetto dei progetti di quel regime e' ancora viva, nella memoria e nella coscienza di tanti.
Anna rappresenta un modello estremo di fare i giornalisti. Ma tra essere Anna Politkovskaja e fare marchette c'è un ampia gamma di possibilitá che noi giornalisti dobbiamo esplorare.
Perché se non fosse stata sola, forse non l'avrebbero uccisa. Se ognuno fa la sua parte, credo non ci sia nemmeno bisogno di eroi.
Perché questa e' stata Anna Politkovskaja, giornalista e "giusta" cui Milano e Brescia hanno dedicato un albero, cui Roma e presto spero anche Ferrara e Carrara dedicheranno una strada. Perché l'hanno uccisa, ma non sono riusciti a metterla a tacere. Lei e' viva. E noi?
A giovedi'.
presentazione: Federica Sciarelli, Beppe Giulietti e Roberto Natale.
Il libro (i cui proventi finanziano l'associazione Annaviva) racconta la figura della coraggiosa giornalista russa uccisa il 7 ottobre 2006; racconta l'imbarazzante processo sull'omicidio che ha mandato tutti assolti; e parla del silenzio delle cancellerie europee verso questo plateale assassinio politico, come nei confronti di tutte le violazioni dei diritti umani e della liberta' di stampa che si registrano a Mosca e dintorni. Più della dignita', poté il gas russo che alimenta le nostre centrali e mette a riposo tante coscienze.
Articolo 21 in questi anni non ha mai dimenticato Anna Politkovskaja.
Non ha mai sottovalutato il valore simbolico di quella morte. La Russia e' purtroppo oggi un paese in cui per avere diritto alla liberta' di parola, qualcuno deve pagare con la vita, qualcuno con la liberta'.
Perche' non scrivesse piu', non sono riusciti a spaventarla, ne' a comprarla. L'hanno dovuta uccidere con cinque colpi di pistola. Ma lei, a dispetto dei progetti di quel regime e' ancora viva, nella memoria e nella coscienza di tanti.
Anna rappresenta un modello estremo di fare i giornalisti. Ma tra essere Anna Politkovskaja e fare marchette c'è un ampia gamma di possibilitá che noi giornalisti dobbiamo esplorare.
Perché se non fosse stata sola, forse non l'avrebbero uccisa. Se ognuno fa la sua parte, credo non ci sia nemmeno bisogno di eroi.
Perché questa e' stata Anna Politkovskaja, giornalista e "giusta" cui Milano e Brescia hanno dedicato un albero, cui Roma e presto spero anche Ferrara e Carrara dedicheranno una strada. Perché l'hanno uccisa, ma non sono riusciti a metterla a tacere. Lei e' viva. E noi?
A giovedi'.
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