di Tiziana Ferrario
Il 20 agosto si vota in Afghanistan per eleggere il nuovo presidente. I talebani avrebbero concesso una tregua per permettere lo svolgimento delle elezioni.Sarebbe stato il tanto discusso fratello del presidente Karzai,, Ahmad Wali Karzai accusato di gestire un traffico di droga nel Paese, a trattare con loro il cessate il fuoco. I talebani hanno capito che se non consentiranno di andare a votare alle tribù pashtoon delle aree tribali del sud dove è molto forte la presenza del movimento di guerriglia e dove sono intensi i combattimenti con le truppe Nato, rischierebbero di trovarsi un presidente di etnia tagika eletto con i voti delle tribu del nord. Prima di tutto l’Afghanistan è una società tribale. I talebani sono di etnia Pashtoon,che è l’etnia maggioritaria nel paese. Pashtoon è l’attuale presidente Karzai, che i talebani combattono, lo era re Zaher , riconosciuto sino alla sua morte due anni fa come il padre della patria. La tregua concessa può sembrare una contraddizione con il sanguinoso attentato di oggi a Kabul, rivendicato dagli stessi talebani,ma non è così. La guerriglia-nonostante il cessate il fuoco elettorale - non ha smesso di combattere la presenza delle truppe internazionali in Afghanistan e il governo centrale di Kabul. I comandanti talebani semplicemente consentiranno ai pashtoon di andare a votare nelle aree che controllano, perché gli equilibri etnici vengano rispettati. Le province calde di Helmand e Kandahar,dove muoiono i soldati della Nato, sono decisive per l’elezione di Karzai. Chi comanda nel paese,insomma, deve comunque essere un Pashtoon, anche se è un nemico come il presidente Karzai.