di Marialaura Carcano*
Senatore Di Pietro, trovo scandaloso che un parlamentare inviti a disdire il canone della Rai, per quanto possa essere malata. L’iniziativa fa il paio con i processi di giustizia sommaria che risaputamente finiscono per mandare al patibolo anche gli innocenti. Senatore Di Pietro, Lei, volendo difendere Report, Ballarò, e Annozero, contribuisce a creare le condizioni per la loro estinzione.
Ma quello che trovo ancora più scandaloso è che un parlamentare inviti ad abbonarsi a Sky, neanche si prestasse a fare da testimonial.
La Sua dichiarazione mi indigna quanto l’invito di Berlusconi agli imprenditori quando disse “non fate inserzioni su certi giornali (leggi Repubblica).
Se la Rai è malata, Senatore Di Pietro, deve dire che la considera ormai un paziente terminale, irrecuperabile ma nello stesso tempo non dovrà mai fare riferimento al “servizio pubblico”, mai difenderlo, nemmeno come principio, se veramente ritiene che esista o possa esistere, di qui all’eternità, solo nei suoi aspetti degeneri.
Il suo ragionamento, Senatore Di Pietro, sarebbe però in questo caso pericoloso almeno quanto quello di chi, oggi, vorrebbe ridimensionare il Parlamento, intanto riducendo il numero dei suoi rappresentanti, magari abolendo le due camere, fino, forse, alla sua definitiva scomparsa. E’ una logica semplicistica, lo scambio del valore di una istituzione per il valore di chi, si spera, transitoriamente la rappresenta. “Si spera”… intendo dire che l’alternanza in democrazia è auspicabile. Sarebbe sbagliato mettere in disarmo una intera flotta perchè l'ammiraglia non funziona. Per queste ragioni, seppure a volte delusa che ne so da qualche esponente del Parlamento, quanto magari lo è lui dai giornalisti Rai (che non sono un corpo unico), io non faccio appelli per sospendere il pagamento delle indennità a tutti i senatori e deputati della Repubblica.
* Rainews24