di Piero Badaloni *
Oggi è per me l’ultimo giorno di scuola, qui a Raitalia.
Da domani ci sarà un nuovo Direttore e mi faceva piacere salutare chi ha seguito in questi tre anni il nostro sforzo quotidiano per rinnovare questo canale, nonostante i pochi mezzi a disposizione.
Dico nostro perché insieme con me hanno lavorato a questo obiettivo, sia i colleghi della testata che quelli della rete. Senza il loro impegno e quello dei miei Vicedirettori, Maurizio Bertucci, Piero Di Pasquale e Luigi Ferrari, non ci sarei riuscito.
Con l’occasione, ringrazio di cuore tutta la squadra, dai tecnici agli impiegati, dagli assistenti ai registi, dai montatori ai traduttori.
Questo telegiornale insieme alle rubriche di approfondimento che lo seguono, sono la risposta che abbiamo dato a quanti chiedevano un’informazione più imparziale e completa, come deve fare un vero servizio pubblico.
Italia chiama Italia, che è appena ripartita, è invece il ponte mediatico che abbiamo costruito per rispondere alla richiesta dei nostri emigrati, di essere informati su ciò che succede nelle loro regioni di provenienza e per far conoscere agli italiani che vivono in Italia, le iniziative e i problemi dei loro connazionali all’estero.
Un saluto particolare poi, va ai colleghi della Giostra dei gol, il programma più amato dai milioni di tifosi di calcio sparsi per il mondo. Con una raccomandazione a chi cura la trasmissione del segnale tv nei vari continenti: non sempre è buono, bisogna impegnarsi a migliorarlo.
Un augurio infine, ai programmi di rete che sono già in onda come Almanacco, e a quelli che stanno per ripartire. Parliamo Italiano, Storie d’Italia, Made in Italy e Il Caffè. A loro il compito di continuare a valorizzare la ricchezza culturale, ambientale, artistica e le tradizioni del nostro Paese, come ci ha chiesto la Presidenza del consiglio dei Ministri.
A partire dal prossimo mese di gennaio ci sarà anche una novità, frutto del nostro impegno di questi anni. Il segnale che serve i due continenti Asia e Africa verrà finalmente sdoppiato. Questo permetterà la nascita di due palinsesti che, in termini di contenuto e di orario, sapranno meglio soddisfare le esigenze dei telespettatori di quelle aree del mondo.
Mi fa piacere chiudere questo triennio alla direzione di Raitalia con un bilancio che anche il Ministero degli Esteri giudica positivo. I vari rapporti sul gradimento del canale sottolineano l’apprezzamento dei telespettatori per i miglioramenti apportati al palinsesto, più affidabile negli orari e più pluralista nell’offerta.
Adesso sarà il mio successore a valutare il da farsi. A lui auguro buon lavoro.
Da parte mia un sincero grazie per i tanti attestati di stima e un grazie anche a quella minoranza che non ha apprezzato.
A tutti un cordiale arrivederci”.
L'EDITORIALE DI PIERO BADALONI SU RAITALIA
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*direttore di Raitalia