di Gian Mario Gillio
“L'assise del protestantesimo italiano si raccoglie a Firenze, in una città particolarmente significativa per l'evangelismo italiano. Qui sono presenti tanto le denominazioni storiche, come valdesi, metodisti, battisti e luterani, che chiese evangeliche di più recente costituzione come l'Esercito della salvezza, avventisti, fratelli, pentecostali”, ha affermato l'on. Valdo Spini, attualmente consigliere comunale del capoluogo toscano, in una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, nel corso della quale è stato presentato il programma della XV Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), che si svolge dal cinque all’otto dicembre con il tema: “Conforto reciproco in tempi difficili”. “L'Assemblea è un momento democratico, nel quale l'evangelismo italiano discute le sue strategie di lavoro su temi di grande rilevanza pubblica come la laicità, la libertà religiosa, i diritti, l'immigrazione, l'ambiente – ha affermato la pastora Letizia Tomassone, vice presidente Fcei – . Saranno pertanto giorni di grande dibattito e partecipazione delle diverse componenti dell'evangelismo italiano, tesi a delineare il programma di lavoro della Fcei per il prossimo triennio”. “Siamo qui a Firenze in omaggio alla storia di una città che tanta parte ha avuto nell'elaborazione di politiche di accoglienza e di riconoscimento delle minoranze – ha dichiarato il pastore Domenico Maselli, presidente Fcei –. E proprio da Firenze vogliamo rilanciare il nostro appello per la libertà religiosa e quindi per i diritti di tutte le minoranze confessionali. Lo facciamo pensando al nucleo storico dell'evangelismo italiano, ma anche alle centinaia di migliaia di evangelici immigrati che ormai costituiscono una componente fondamentale della nostra società”.
I lavori dell'Assemblea inizieranno il 5 dicembre alle 15 presso il tempio valdese di via Micheli, con la costituzione del seggio di presidenza. Alle 17 seguirà una tavola rotonda pubblica intitolata “Le emergenze dell'Italia nella prospettiva della Riforma protestante”. Interverranno Oscar Luigi Scalfaro (in video conferenza), Massimo Toschi, Letizia Tomassone, Valdo Spini, Stefano Ceccanti, Lucio Malan e Mercedes Frias. La conferenza sarà moderata dal pastore Jürgen Kleemann e si concluderà con una relazione di Domenico Maselli.
A presentare invece al pubblico italiano scopi e visioni per l’Anno 2010 delle chiese europee per i migranti” sarà il pastore Arlington Trotman, moderatore dalla Commissione delle chiese per i migranti in Europa, che insieme alla Conferenza delle chiese europee promuove “migration2010”. “L'idea di 'migration2010' – ha dichiarato Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della Fcei – , è quella di dare visibilità all'azione delle chiese sul fronte non solo dell'accoglienza, ma anche della difesa dei diritti dei migranti. Vogliamo essere da stimolo alla società, facendo del discorso sull'immigrazione un discorso sottratto ad ogni tipo di ideologia”. Sulla rilevanza pubblica dell'impegno delle chiese nel settore della difesa dei diritti dei migranti, Di Lecce ha dichiarato: “Per i cristiani di qualsiasi confessione i migranti costituiscono una grande sfida ecumenica: attraverso l'accoglienza di immigrati e rifugiati nelle nostre chiese, e quindi nella società, contribuiamo a costruire uno spazio di pace e riconciliazione. E' un messaggio forte che come chiese possiamo dare alla politica: la diversità non è motivo di esclusione, ma è un'opportunità per la crescita reciproca. Come chiese evangeliche vogliamo sottolineare l'elemento positivo delle migrazioni, che oltretutto fanno parte della storia dell'umanità e della storia dei cristiani. Non è un fenomeno nuovo, ma è reale e permanente, un fenomeno che come cristiani ci sollecita particolarmente, dato che ci è stato insegnato ad accogliere lo straniero”.
L’ufficio stampa della Fcei sarà presente a Firenze fino all'8 dicembre, ed è a disposizione dei giornalisti per facilitare la loro partecipazione all’Assemblea. Per tutto il periodo sono attivi i numeri 335 52 99 892, 339 30 48 448 (www.fcei.it).
Per restare in ambito ecumenico vorrei segnalare infine la nuova iniziativa di Rai Radio Tre. “Uomini e Profeti”, il programma di Gabriella Caramore dedicato all’approfondimento delle realtà e delle tematiche religiose, a partire dal prossimo 17 gennaio inaugurerà un nuovo spazio, la domenica mattina alle 10, che prevede la lettura sistematica della Bibbia, commentata da esegeti, storici, biblisti, filosofi. L’obiettivo è quello di fornire al pubblico di Radio Tre – ma anche a insegnanti, gruppi spontanei di lettura biblica, chiunque sia comunque desideroso di conoscere il “grande alfabeto”, come disse Chagall, della cultura occidentale – una storia del testo biblico, della sua formazione, delle infinite interpretazioni cui ha dato luogo, partendo da una esigenza culturale, prima ancora che religiosa. Ma nello stesso tempo si vuole anche fornire un avvicinamento al problema religioso, cercando di comprendere perché intorno a questo libro, e non a un altro, si è aggregata l’identità di un popolo, da cui sono scaturite diverse tradizioni religiose. Per fare questo la lettura vera e propria del testo, commentato da una pluralità di voci: ebraiche, cattoliche, protestanti, ortodosse, musulmane, laiche, proprio per dar conto di quella complessità che le interpretazioni fondamentaliste e tradizionaliste non restituiscono. Tra i commentatori: padre Enzo Bianchi (che fornirà anche una introduzione alla Bibbia), rav Carucci Viterbi, Piero Stefani, Daniele Garrone, Massimo Cacciari, Marinella Perroni, Paolo Ricca, Salvatore Natoli, Alberto Ventura e molti altri. Ma anche biblisti provenienti da aree culturali lontane dall’Europa: ad esempio dalla Cina o dall’India. Tra i lettori del testo: Ottavia Piccolo, Danilo De Girolamo, Sandro Lombardi, Maddalena Crippa.
*Direttore della rivista “Confronti”