di Marco Bazzoni*
L'anno 2009 si appresta a giungere a fine. L'Inail ci dice che nel primo semestre, gli infortuni e le morti sul lavoro sono in forte calo ( fonte ASCA). Ammesso che sia così, finalmente l'Inail riconosce una cosa importante, cioè che questo calo non è dovuto al fatto che le aziende stanno più attente alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ma semplicemente al fatto che la crisi economica ha portato ad un calo dell'occupazione, e quindi questo calo ha condizionato l'andamento degli infortuni e delle morti sul lavoro.
Non è che ci volesse tanto a capirlo.....
Peccato che quando noi Rls l'abbiamo gridato più e più volte a squarcia gola nessuno ci stava ad ascoltare, anzi, c'era anche chi si rallegrava di questo calo, diciamo provvisorio.
Sappiamo benissimo tutti che quando ci sarà la fine della crisi (in Italia, anche se il Governo ci dice il contrario, non è assolutamente finita), aumenteranno, purtroppo gli infortuni e le morti sul lavoro.
Inoltre, sappiamo benissimo tutti che i dati Inail sono, diciamo di riferimento, ma non sono "oro colato".
I dati Inail sono fortemente sottostimati, e non lo dice solo il sottoscritto, ma anche il Patronato Inca Cgil.
Che gli infortuni mortali sul lavoro quest'anno si attestino a 1100 o a 1050, considerato la crisi economica che c'è stata non c'è da stare allegri.
Sono numeri indegni di un paese civile.
Se a questi numeri ci aggiungessimo anche tutti i morti per malattie professionali, di cui purtroppo quasi nessuno parla mai, ci sarebbe di cui vergognarsi.
Natale si avvicina e voglio invitarVi alla riflessione, allegando la lista dei morti sul lavoro dall'inizio del 2009 ad oggi, di cui hanno riportato notizia i mezzi d'informazione (di alcuni non si sa neanche il nome)
Nella lista aggiornata, al 10 dicembre, ci sono riportati i nominativi di 441 lavoratori morti sul lavoro, ma sappiamo benissimo che sono almeno il doppio i morti sul lavoro che ci sono stati fino ad oggi, di cui, purtroppo, i mezzi d'informazione non hanno detto nulla.
Ecco perchè vorrei rivolgere un appello a tutti i mezzi d'informazione, invitandoli a fare un ulteriore sforzo, parlando più spesso di queste stragi quotidiane.
Saluti.
*Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Email: bazzoni_m@tin.it