di Beatrice Serani
Giovedì 22 e venerdì 23 aprile viale Mazzini è uscita per qualche ora dal torpore. Gli impersonali corridoi della Direzione Generale, sono stati percorsi da un serpente umano di centinaia di dipendenti. Colleghi di tutte le variegate realta' rai, scatenati al ritmo di un solo slogan: i vostri sprechi non li paghiamo noi. Mai la Direzione Generale e' stata scossa da tanta energica vitalità nata sull'onda del mancato Premio di Risultato ma poi sfogata nella rivendicazione al diritto di lavorare in un'azienda sana. L'azienda ad aprile infatti non ha negato agli "impiegati e operai" solo il loro Premio di Risultato, ma ha messo in dubbio la garanzia del futuro del posto di lavoro. Perchè il "buon governo" in Rai manca da troppo tempo e le pagine di tante inchieste di Mazzetti, Travaglio, Squizzato ne hanno fatto ampia denuncia. Oggi una volta di piu' a lamentare la mancanza di correttezza nei rapporti professionali interni e a dissociarsi dagli sprechi piu' eclatanti, sono anche tanti dipendenti. Tutti quelli che vogliono un servizio pubblico slegato da interessi di parte, libero, pluralista, rinnovato. Tutti quelli che vogliono riappropiarsi del diritto democratico alla partecipazione consapevole del lavoro e ritrovare l'orgoglio e la dignita' del servizio pubblico. Tanti di loro sono convinti che sia l'ultima occasione vera per farlo. Per questo motivo lanciamo un invito ai colleghi giornalisti : fatevi parte di questo momento. Ritroviamoci in pochi essenziali obiettivi: lotta agli sprechi, valorizzazione delle risorse interne umane e tecnologiche, rispetto del pluralismo degli utenti.
Vi invitiamo a incontrarci Giovedì 29 aprile alle 16 e 30 a Mazzini. La nostra sara' un'assemblea/presidio spontaneo ma potrebbe essere un nuovo giorno per tutti.