di Tania Passa
Siamo su uno scoglio è il 21 giugno dell’89 , il mare è quello siciliano vicino a casa di Falcone. Sta per attuarsi l’attentato al giudice, ma non c’è solo la mafia a tentare il colpo, anche i servizi segreti sono lì “Da quello che sta emergendo dalle investigazioni, sembra che fossero due i 'gruppì’ presenti quel giorno davanti alla villa di Falcone. Uno era a terra, formato da mafiosi della famiglia dell'Acquasanta e da uomini dei servizi segreti. E l'altro era in mare, su un canotto giallo o color arancio con a bordo due sub. I due sommozzatori non erano di "appoggio" al primo gruppo: erano lì per evitare che la dinamite esplodesse. Non c'è certezza sull'identità dei due sommozzatori ma un ragionevole sospetto sì: uno sarebbe stato Antonino Agostino, l'altro Emanuele Piazza.” Queste le rivelazioni di Attilio Bolzoni su La Repubblica di ieri 7 maggio”
Piazza e Agostino saranno poi uccisi di li a un anno.
In relazione alle notizie di stampa sull'agguato mafioso dell'Addaura ieri,il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Giuseppe Pisanu, si è riservato di prendere le decisioni opportune, nel frattempo lo stesso senatore Pisanu ha concordato con il presidente del Copasir, Massimo D'Alema, di valutare insieme, nel rispetto delle reciproche competenze, gli aspetti della vicenda che possano riguardare i servizi segreti. Per parte sua il presidente D'Alema ha già avviato le iniziative opportune.
Queste le agenzie di ieri, quindi nessuna smentita, anzi una volontà di indagare per vederci chiaro.
Sempre ieri accadono due fatti parenti dell’inchiesta di Bolzoni, uno è l’editoriale di Travaglio che recita così ‘È il 20 febbraio 1946, quando l’intelligence Usa invia a Washington, allo Strategic Services Unit (Ssu), un telegramma segreto su cosa bolle in pentola all’interno del primo governo De Gasperi. Il testo così inizia: “Il 19 febbraio Andreotti ha informato JK-12 che De Gasperi ha rivelato nel corso di alcune conversazioni private…” Aggiungiamo soltanto che JK-12 è un agente italiano al servizio degli americani a Roma, di professione giornalista e amico di James Jesus Angleton, capo dell’X-2, da prima della guerra”. Che l’erede di De Gasperi, Dio non voglia, spiasse pure De Gasperi per conto degli americani? Nessuno ci potrebbe mai credere: è un uomo così cristallino, così sincero.’
IL quadro che ne esce è agghiacciante, il sospetto che ci giunge è che gli uomini delle Istituzioni in Italia quasi mai siano stati dalla parte dello Stato. Il punto è ,chi sta oggi dalla parte dello Stato?
Perché in questo momento se qualcuno fosse dalla parte dello Stato qualcosa lo direbbe, in fondo chiunque sia passato per il Ministero dell’Interno, la Presidenza del Consiglio o i servizi segreti, i segreti di Stato li conosce e qualcosa potrebbe dire al proprio popolo.
Mentre oggi ricomponevamo il puzzle arriva una dichiarazione di Napolitano “ su Ustica anche intrighi internazionali”, bene qualcuno ha parlato , ma noi ancora non abbiamo capito.
Possiamo affermare a questo punto che alcuni tra le colonne dei giornali dicono di sapere , ma non troppo. Qualcun altro da altre colonne di altri giornali afferma anch’egli di sapere . Insomma evidentemente stanno parlando, tanto che anche il Presidente della Repubblica sente di dover dichiarare “non possiamo oggi non richiamare insieme con opacità di comportamenti da parte di corpi dello Stato” in realtà lo dichiara in merito alle stragi degli anni 80’, ma la nostra mente oggi è piena anche dei sospetti sui servizi segreti nelle stragi di mafia, e delle informazioni che a quanto pare Andreotti avrebbe dato ai servizi segreti americani. Quindi vorremmo sapere noi, qual è il fil rouge, se c'è, tra i servizi segreti italiani e i giornali ? Qualcuno, oltre a dubbi e sospetti, potrebbe dirci cosa sia accaduto realmente?.
E soprattutto in questo dannato Paese a chi bisogna credere ?
Noi credevamo a due giudici speciali, si chiamavano Falcone e Borsellino, ma ce li hanno uccisi.
Forse crederemo a chi ci dirà i nomi degli assassini .