di redazione
Il Riformista venerdì 9 luglio sarà in edicola e questa è la lettera dei giornalisti della redazione che hanno aderito allo sciopero della Fnsi contro il ddl bavaglio. Come chiesto alla direzione la lettera uscirà sul giornale del 9 luglio.
Non siamo aprioristicamente contrari a interventi di natura parlamentare in materia di intercettazioni. Riteniamo però giusto aderire allo sciopero per alcune ragioni che ci sembrano più forti rispetto a quelle che consiglierebbero di non farlo.
Innanzitutto, il contesto generale che riteniamo tale da rendere addirittura pericolosa la rottura dell’unità sindacale. Ciò non soltanto per ragioni specificamente di categoria ma anche – e soprattutto, vorremmo dire – per ragioni politiche. Riteniamo che il paese stia attraversando una fase cruciale e quello che siamo costretti quotidianamente a raccontare non ci rassicura affatto sul futuro nostro e del paese. Sono ormai troppi i segnali che ci fanno temere che, archiviata con successo la fase del controllo sulle televisioni, il rischio sia che lo stesso trattamento lo si voglia ora riservare anche alla carta stampata.
Non solo. La mobilitazione di queste settimane sembra stia consigliando al governo di fare un passo indietro sul ddl bavaglio voluto dal guardasigilli Alfano e dal premier Berlusconi, come le cronache di queste ore dimostrano. Ebbene, se questo è vero, diventa allora cruciale sostenere lo sciopero indetto dalla Fnsi. Per questo abbiamo deciso di aderire.
Alessandro Calvi
Fabrizio d’Esposito
Tommaso Labate
Tonia Mastrobuoni
Sonia Oranges