di redazione
"In Afghanistan e’ in corso una violentissima guerra guerreggiata. La retorica della “missione di pace” si e’ fatta insopportabile, di fronte a tanti militari italiani morti." Lo afferma Fabio Mussi, di Sinistra Ecologia Liberta’.
"La guerra - prosegue l’esponente di Sel - dura da dieci anni, sul campo si sono moltiplicati talebani, gruppi tribali in combattimento, mercenari e trafficanti armati, insurgents di ogni tipo. Il premier Karzai, che e’ pienamente parte di quel mondo, ora tratta con i “ribelli”, che mettono le bombe e sparano sulle forze Nato. La guerra e’ persa, ed è dunque probabile che un tentativo di accordo tribale sia l’unica strada percorribile. Ma nel frattempo le azioni terroristiche e di guerriglia, l’influenza politica ed ideologica dei combattenti afghani si va rapidamente estendendo al Pakistan, che detiene armi atomiche. Iniziare i bombardamenti aerei italiani, per una “maggiore sicurezza”? "
"Si capisce La Russa – insiste Mussi - ma trovo impensabile una futura collaborazione di governo con forze di centrosinistra che oggi aderissero ad una tale scervellata iniziativa."
"Bisogna invece anticipare il ritiro delle truppe, e provare, con la collaborazione della comunita’ internazionale, a mettere pacificamente in sicurezza almeno il Pakistan.Si puo’ morire - conclude l’ex ministro - per una causa nobile e giusta: ogni morto per una causa sbagliata e persa e’ un morto di troppo. E il governo in carica deve ora assumersene pienamente la responsabilita’."