di Roberta Gisotti
Che Saviano lasci la Mondadori e Fazio lasci Endemol e tutte e due la smettano insieme a Santoro e Floris di esaltare gli ascolti inaffidabili, distorsivi e fuorvianti registrati da 24 anni in regime di monopolio dall’Auditel, la società cassaforte di liquidità quotidiana per Berlusconi proprietario di Mediaset e Mondadori e socio di maggioranza dell’Endemol, produttrice di “Vieni via con me” e di Che tempo che fa”.
Non siamo pochi nell’Italia dei valori e degli ideali - che si riconoscono nello stato di diritto di un Paese democratico - ad essere indignati della doppiezza di chi lavora ‘ingrassando’ il padrone, di cui denuncia il potere mediatico oppressivo e la corrutela della pratica politica.
Così anche siamo in tanti indignati dai compensi irragionevoli percepiti nel Servizio pubblico da giornalisti, conduttori ed ospiti che ‘rimpinguano’ i loro conti bancari vantando di portare pubblicità alla Rai, in un regime di finta concorrenza con il polo privato, che da sempre premia economicamente Mediaset, ed ha portato infine il suo leader alla guida del Paese.
Non è il profitto che deriva della pubblicità il fine della comunicazione. Non ci troveremo oggi a dover far ‘cassa’ in Tv con le liste delle buone intenzioni e dei luoghi comuni, che nulla tolgono e nulla aggiungono a un Paese disorientato, sfiduciato, svuotato di valori, corrotto fin nelle fondamenta dei Palazzi istituzionali.