Articolo 21 - Editoriali
FNSI: solidarietà a Enzo Jacopino per attacchi dal Giornale
di redazione
'Enzo Iacopino e' stato arruolato a forza dal 'Giornale' tra i nemici di Israele per aver ospitato nella sede dell'Ordine nazionale dei Giornalisti la presentazione del libro della collega Angela Lano sulla spedizione Freedom Flottilla'. Lo dicono il presidente ed il segretario Generale della Fnsi, Roberto Natale e Franco Siddi.
'Una concezione strana e pericolosa - aggiungono - quella che il 'Giornale' mostra di avere delle rappresentanze della categoria. Consentire la presentazione dell'opera di un giornalista, rispettandone l'autonomia e facendolo sempre nel rispetto delle opinioni di tutti, dovrebbe essere, e per fortuna e', una delle attivita' piú ordinarie e scontate per l'Ordine come per il Sindacato. Evidentemente al 'Giornale' sono convinti che, prima di concedere la sala, i rappresentanti della categoria debbano vagliare i contenuti dei libri e concedere la tribuna solo a quelli graditi, o piu' vicini alle proprie idee.
E' una concezione da giornalismo di fazione che non ci appartiene. E la questione israelo-palestinese e' cosi' delicata e drammatica che non si aiuta certo esigendo censure o erigendo muri al dibattito'.
'Nel solidarizzare col presidente nazionale dell'Ordine, la Fnsi - concludono Natale e Siddi - riafferma il diritto-dovere delle rappresentanze del giornalismo di favorire in ogni modo il dibattito, di far sentire quante piu' voci possibile, di difendere anche cosi' l'Articolo 21'.
'Una concezione strana e pericolosa - aggiungono - quella che il 'Giornale' mostra di avere delle rappresentanze della categoria. Consentire la presentazione dell'opera di un giornalista, rispettandone l'autonomia e facendolo sempre nel rispetto delle opinioni di tutti, dovrebbe essere, e per fortuna e', una delle attivita' piú ordinarie e scontate per l'Ordine come per il Sindacato. Evidentemente al 'Giornale' sono convinti che, prima di concedere la sala, i rappresentanti della categoria debbano vagliare i contenuti dei libri e concedere la tribuna solo a quelli graditi, o piu' vicini alle proprie idee.
E' una concezione da giornalismo di fazione che non ci appartiene. E la questione israelo-palestinese e' cosi' delicata e drammatica che non si aiuta certo esigendo censure o erigendo muri al dibattito'.
'Nel solidarizzare col presidente nazionale dell'Ordine, la Fnsi - concludono Natale e Siddi - riafferma il diritto-dovere delle rappresentanze del giornalismo di favorire in ogni modo il dibattito, di far sentire quante piu' voci possibile, di difendere anche cosi' l'Articolo 21'.
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