di Antonio Palagiano
Non c'è mai fine al peggio messo in atto da questo Governo. Inserire subdolamente una norma così importante e delicata e che ha così numerose implicazioni nella privacy e nella salute delle donne italiane in un decreto che, per sua natura, dovrebbe contenere solamente delle disposizioni atte a prorogare il termine di alcuni provvedimenti, è meschino e dimostra ancora una volta la scarsa considerazione che questo esecutivo ha per le donne.
Proprio nel momento in cui nel nostro Paese la battaglia a difesa della dignità della donna si fa più accesa, proprio nel momento in cui l'indignazione delle italiane le porta a scendere in milioni nelle piazze checché ne dicano le rappresentanti femminili del Popolo della libertà, questo Governo tenta l'ennesimo colpo per calpestarne i diritti. La trasmissione dei dati sulla pma al Ministero della Salute è un'operazione delicata e che dovrebbe richiedere delle accortezze e delle regole ben precise, non certo essere lasciata alla libera interpretazione dei posteri come l'emendamento approvato in Senato lascia intuire.
Non ponendo al momento dei limiti ai dati richiesti, non dando garanzie di anonimato e nascondendosi dietro il rispetto di una direttiva comunitaria, il Governo potrebbe avviare, di fatto, una schedatura delle coppie e soprattutto delle donne italiane che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita violandone la privacy e conseguentemente ledendone la dignità. L'Italia dei Valori vigilerà affinché questa norma venga revocata o modificata nella giusta direzione del rispetto delle donne italiane.